La nuova Ars tra conferme e new entry

di Luca Ciliberti. Faranno parte della maggioranza 41 deputati su 70: ecco i nomi

E’ un’Assemblea regionale siciliana a trazione centrodestra quella che viene fuori dalle urne: 41 deputati su 70 faranno parte della maggioranza che ha spinto l’elezione di Renato Schifani alla presidenza della Regione. Alle opposizioni i restanti 29 posti. Mancano ancora una cinquantina di sezioni per avere l’ufficialità, ma la prima distribuzione dei seggi all’Ars divisi per provincia dovrebbe attribuire 14 deputati al gruppo di Fratelli d’Italia che sarebbe così il primo partito d’aula, seguito da Forza Italia che conterà 13 deputati con il presidente Schifani. Partito Democratico e Movimento 5Stelle conquistano rispettivamente 11 seggi, mentre la pattuglia di De Luca arriverà in Assemblea con 7 deputati. Completerebbero l’aula i 5 rappresentanti della Lega con Cuffaro che porta all’Ars 4 esponenti della Democrazia Cristiana Nuova. Confermati parecchi degli uscenti, tra questi i recordman di preferenze Edy Tamajo a Palermo con più di 21 mila voti personali e Luca Sammartino a Catania con quasi 21 mila voti.

Tornano a Sala d’Ercole con il simbolo di Fratelli d’Italia molti dei deputati eletti all’ultima legislatura con Diventerà Bellissima, tra questi Giusi Savarino, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo e Alessandro Aricò. A Enna, non ce l’ha fatta invece Elena Pagana (moglie dell’assessore Ruggero Razza). Tra i 5 stelle Nuccio Di Paola (quarto nella corsa alla presidenza della Regione) è eleggibile in almeno tre collegi (Catania, Palermo e Caltanissetta) e dovrà optare per uno liberando due posti ai primi dei non eletti. Stesso discorso per Anthony Barbagallo del Pd che, qualora dovesse optare per un posto a Montecitorio, liberebbe un seggio a Catania per Ersilia Saverino. Sempre tra i 5stelle eletto l’ex sindaco di Licata Angelo Cambiano, che salì agli onori delle cronache per la sua lotta agli abusivi.

In Assemblea torna un Lombardo tra i Popolari e Autonomisti, si tratta di Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex presidente della Regione Raffaele. Cateno De Luca arriverà all’Ars come migliore secondo, con lui una serie di parlamentari alla prima esperienza d’aula, compresa la ex Iena Ismaele La Vardera. Non ce l’ha fatta invece il suo delfino Danilo Lo Giudice. Curiosa, infine, la corsa quasi in solitaria dell’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate nel collegio di Ragusa con la Dc di Cuffaro: da solo conquista oltre 12 mila preferenze delle 13 mila complessive della lista.

Hanno ricevuto voti anche Barbara Mirabella e Salvatore Ferrigno, nonostante fossero stati arrestati poco prima delle elezioni. Mirabella, ai domiciliari su richiesta della procura di Catania con l’accusa di corruzione, era candidata con Fratelli d’Italia e ha raccolto 884 voti. Ferrigno, arrestato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso candidato nella lista Popolari e autonomisti, ha incassato 41 voti.

CATANIA
Gaetano Galvagno (listino), Dario Daidone, Giuseppe Zitelli (FdI)
Marco Falcone e Nicola D’Agostino (FI)
Andrea Messina (Dc)
Giuseppe Lombardo (listino) e Giuseppe Castiglione (Popolari e autonomisti)
Ludovico Balsamo e Davide Vasta (De Luca sindaco di Sicilia)
Luca Sammartino (Lega)
Jose Marano e Nuccio Di Paola (M5s). Prima dei non eletti Lidia Adorno, entrerebbe se Di Paola optasse per un altro collegio
Anthony Barbagallo e Giovanni Burtone (Pd). Barbagallo eletto anche al plurinominale Camera lascerebbe il posto a Ersilia Savarino
PALERMO
Adriano Varrica, Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola (M5s). Prima dei non eletti Roberta Schillaci, entrerebbe se Di Paola optasse per un altro collegio
Ismaele La Vardera e Salvatore Geraci (De Luca sindaco di Sicilia)
Edy Tamajo, Gaspare Vitrano e Gianfranco Miccichè (FI)
Valentina Chinnici e Antonello Cracolici (Pd)
Nuccia Albano (Dc)
Vincenzo Figuccia (Lega)
Alessandro Aricò, Fabrizio Ferrara e Marco Intravaia (FdI)
SIRACUSA
Riccardo Gennuso (FI)
Peppe Carta (Popolari e autonomisti)
Fabio Fortuna (M5s)
Luca Cannata (FdI). Eletto anche all’uninominale Camera lascerebbe il posto a Carmelo Auteri
Tiziano Spada (Pd)
ENNA
Fabio Venezia (Pd)
Luisa Lantieri (FI)
RAGUSA
Nello Dipasquale (Pd)
Stefania Campo (M5s)
Giorgio Assenza (FdI)
Ignazio Abbate (Dc)
MESSINA
Tommaso Calderone (FI). Eletto anche all’uninominale Camera lascerebbe il posto a Bernadette Grasso
Cateno De Luca (miglior secondo), Matteo Sciotto, Giuseppe Lombardo (De Luca sindaco di Sicilia)
Luigi Genovese (Popolari autonomisti)
Antonio De Luca (M5s)
Pino Galluzzo (FdI)
Pippo Laccoto (Lega)
AGRIGENTO
Riccardo Gallo Afflitto (listino) e Margherita La Rocca Ruvolo (FI)
Giusi Savarino (FdI)
Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti)
Carmelo Pace (Dc)
Angelo Cambiano (M5s)
CALTANISSETTA
Michele Mancuso (Forza Italia)
Nuccio Di Paola (M5S). Primo dei non eletti Filippo Ciancimino, entrerebbe se Di Paola optasse per un altro collegio
Giuseppe Catania (FdI)
TRAPANI
Stefano Pellegrino (FI)
Dario Safina (Pd)
Mimmo Turano (Lega)
Nicola Catania (FdI)
Cristina Ciminnisi (M5s)

Completano il listino: Renato Schifani (FI), Marianna Caronia (Lega), Elvira Amata (FdI), Serafina Marchetta (Dc).

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