Stromboli, dichiarato stato di emergenza

Ripulita la maggior parte delle strade

STROMBOLI (MESSINA) – La Regione dichiara lo stato di emergenza per l’isola di Stromboli e chiede al governo nazionale di fare lo stesso. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Ho convocato per il giorno di Ferragosto un’apposita seduta straordinaria del governo regionale”, aggiunge.

Un centinaio di volontari che, assieme ai vigili del fuoco ed alle Forze dell’ordine, sono impegnati nella rimozione di fanghi e detriti e nel ripristino della viabilità. La delibera del governo regionale servirà anche ad avviare le procedure per chiedere i ristori a quanti hanno subìto danni dalla calamità.

“Abbiamo fatto una prima stima dei danni e dei lavori di messa in sicurezza dell’isola necessari per tutelare i cittadini, le attività commerciali e i tanti turisti. Sono necessari almeno 10 milioni di euro. Spero che presto questi aiuti economici siano erogati affinché si possano pagare i danni e realizzare opere di ingegneria naturalistica e messa in sicurezza dei costoni e non capiti più quanto successo qualche giorno fa”, dice Riccardo Gullo sindaco di Lipari, ma competente anche su Stromboli, a 48 ore dal temporale che si è abbattuto sull’isola causando un vasto movimento franoso con fango e detriti che hanno invaso case e attività commerciali.

“Grazie all’imponente lavoro dei vigili del fuoco, degli isolani e dei turisti – prosegue Gullo – siamo riusciti a ripulire circa l’80 percento dell’isola. La viabilità è quasi del tutto ripristinata e nei prossimi giorni completeremo i lavori che riguardano la restante parte delle strade, delle case e attività commerciali. La vita sull’isola sta riprendendo come prima e la stagione turistica non è compromessa, sono tanti i visitatori che stanno trascorrendo le vacanze qui. Certo senza troppi giri di parole si deve rimarcare che quanto è accaduto ha responsabilità precise dovute all’incendio di qualche mese fa durante le riprese della fiction protezione civile. Questo è facilmente dimostrabile perché dove l’incendio ha bruciato la vegetazione l’acqua non ha incontrato ostacoli, in altri casi dove era presente la vegetazione i danni sono stati limitati”.

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