Acate

Ivoriano scomparso, assemblea sindacato Usb domani pomeriggio

È trascorso più di un mese dalla sparizione di Daouda Diane, l’ivoriano di 36 anni di cui non si hanno più notizie da 33 giorni. L’uomo, il mattino del 2 luglio si trovava presso un cementificio della zona di Acate (Ragusa), dove quel giorno si era recato nonostante non fosse mai stato assunto. Le indagini sono condotte dai carabinieri e la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio. Domani pomeriggio, alle 17, il sindacato Usb ha organizzato un’assemblea che si terrà ad Acate, in via Archimede, nei pressi del Castello. L’iniziativa punta a tenere alta l’attenzione sul caso della sparizione di Daouda.

Altre due manifestazioni si sono svolte ad Acate ed una terza due settimane fa davanti alla Prefettura di Ragusa. L’obiettivo è incontrare i lavoratori migranti e, insieme a loro, organizzare delle iniziative per cercare di eliminare la piaga del lavoro nero e dello sfruttamento dei lavoratori, soprattutto stranieri. “Il tema del lavoro è sempre più collegato al tema del razzismo. Sfruttamento lavorativo e violenza razzista contro i lavoratori stranieri sembrano essere la nuova parola d’ordine del padronato italiano – afferma il segretario provinciale Usb, Michele Mililli -. Noi non ci fermiamo e continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla scomparsa di Daouda e a denunciare la violenza razzista che negli ultimi giorni ha portato alla uccisione di Alika a Civitanova Marche e al maltrattamento a Soverato di Beauty”.

Daouda Diane, dall’interno del cementificio ha realizzato un breve video inviato al fratello in Costa d’Avorio in cui lamentava le condizioni di lavoro, anche a causa del forte caldo. I titolari del cementificio hanno sempre smentito, tramite il loro legale Mirko La Martina, che Daouda si trovasse lì per lavoro, sostenendo di ignorare come si fosse introdotto nell’area di lavorazione.

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