Ferraro: “Cominciamo bene”

Il tecnico del Catania alla vigilia del debutto ufficiale in Coppa Italia con la Sancataldese: "Stiamo costruendo un'anima. Arriveranno altri due portieri. Un bene lo slittamento del campionato"

Conferenza stampa dell’allenatore del Catania, Giovanni Ferraro, alla vigilia di Sancataldese-Catania, esordio ufficiale del nuovo club rossazzurro, in programma domenica alle 16 a San Cataldo e valida per il primo turno della Coppa Italia di Serie D.

GRUPPO. “Stiamo costruendo un’anima. Ci stiamo conoscendo meglio, è un momento fondamentale per dare solidità al gruppo. Non fossilizziamoci sui numeri. Il 4-3-3? Se lo pensiamo con gli attaccanti troppo larghi non va bene”.

UNDER. “In campo dovranno andare sempre un 2001, un 2002, un 2003 e un 2004. Abbiamo opzioni di grande qualità e prospettiva, ragazzi che hanno capito quanto è importante Catania e quali sono aspettative”.

PORTIERE. “Bethers sarà in campo a San Cataldo, è rimasto fuori per precauzione. La società sta cercando profili importanti, arriveranno altri due portieri. E’ inutile essere precipitosi, meglio aspettare una settimana in più che fare scelte sbagliate”.

LITTERI. “Alleno chi ho a disposizione. L’importante è disporre di un collettivo adeguato, poi ben venga il singolo che ci fa migliorare. Abbiamo già una rosa di attaccanti di alto livello. Il mercato? Mi affido a Grella e Laneri”.

PARTITA. “Chiunque ci affronterà cercherà sempre di metterci qualcosa in più, ma sappiamo a cosa andiamo incontro. Servono concentrazione e umiltà. C’è grande entusiasmo da parte nostra, è la prima partita ufficiale. Vogliamo presentare un buon biglietto da visita”.

GIRONI E CAMPIONATO. “Le avversarie più quotate? Acireale, Trapani, Vibonese e Lamezia. Le trasferte in Campania non saranno mai facili. Lo slittamento dell’inizio del campionato per noi è un beneficio, ci permette di recuperare il ritardo col quale siamo partiti”.

TIFOSI. “Sono al centro del progetto. La rinascita parte da loro. Sono sempre venuti a sostenerci, non possono fare più di quel che fanno. Il resto spetta a noi”.

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