Odontoiatria pubblica, si può fare

Nuccio Sciacca. Al congresso nazionale di Catania la nuova dimensione del dentista

Rinnovando una tradizione ormai decennale, gli odontoiatri etnei, oltre mille gli iscritti all’albo, si sono ritrovati per il loro congresso annuale dopo due anni di pandemia. La figura professionale del dentista ha avuto certamente una rapida evoluzione negli ultimi anni. Lo hanno confermato gli interventi del presidente nazionale delle Commissioni Albo Odontoiatri (Cao), Raffaele Iandolo (nella foto), e del presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti (Andi), Carlo Ghirlanda.

“Il 95% dell’attività odontoiatrica è oggi privata – ha spiegato Iandolo – ma il progetto per il futuro prossimo e non lontano è quello di una odontoiatria sempre più aperta sul pubblico e ancora più integrata con la medicina sia specialistica sia territoriale”. Anche il vice presidente dell’Ordine etneo, l’odontoiatra Ezio Campagna, e il presidente della Cao catanese, Gianpaolo Marcone, hanno portato l’esempio delle Osas, cioè le Sindromi delle Apnee Ostruttive del Sonno che sono delle patologie correlate all’ostruzione, parziale o completa, ripetitiva delle prime vie aeree a livello della gola, largamente sotto diagnosticate sia per la poca informazione al riguardo sia per una sintomatologia confondibile. Si tratta comunque di patologie di interesse multiprofessionale e multidisciplinare in cui il ruolo dell’odontoiatra è fondamentale.

scroll to top