Catania: altri 2 giorni di afa, poi i temporali

Bollino rosso fino a giovedì, quindi il calo delle temperature

In arrivo da giovedì temporali e temperature più fresche: secondo le previsioni di Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, l’anticiclone africano Caronte subirà una vera e propria debacle a causa dell’avanzamento dell’anticiclone delle Azzorre, da tempo assente sulla scena italiana. L’avanzata dell’alta pressione delle Azzorre verso il Vecchio Continente favorirà la discesa di aria fresca dal Nord Europa che in Italia entrerà dalla Porta della Bora (Alpi Giulie) per poi espandersi su tutto il Paese.

L’aria fresca, in contrasto con il clima bollente di questi ultimi giorni, scatenerà un’autentica ondata di temporali e grandine che sconquasseranno il tempo, dapprima sul Triveneto poi su quasi tutto il Centro-Sud. I temporali potranno risultare violenti generando in alcuni casi trombe marine e anche tornado sulla terraferma. La grandine potrà manifestarsi con chicchi di grosse dimensioni, risultando quindi potenzialmente distruttiva. Si stima che rispetto a questi giorni di gran caldo il crollo termico possa attestarsi intorno ai 15 gradi, addirittura anche 20 gradi in Puglia. Le regioni che risentiranno maggiormente del tracollo termico saranno Marche, Abruzzo, Molise e Puglia dove di giorno non si salirà oltre i 25/26°. Sul resto d’Italia i venti freschi più secchi faranno sì calare le temperature, ma solo di 3/6° rendendo il caldo decisamente più sopportabile e di certo non afoso.

Tutto questo porterà un netto calo dei bollini rossi. Se oggi sono 18, domani si riducono della metà, diventando nove, e giovedì sono addirittura solo 4 (-78%), a conferma che il caldo sta ‘allentando la presa’. Le città che domani avranno ancora il bollino rosso sono Cagliari, Catania e Frosinone, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Rieti e Roma.

Dopodomani conservano il ‘rosso’ Catania, Messina, Palermo e Reggio Calabria. Già domani ci sono città contrassegnate col bollino verde (il minimo, nessun rischio caldo per tutta la popolazione): oggi Genova era l’unica, domani lo saranno, oltre al capoluogo ligure, Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Venezia e Verona. 

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