“In pandemia aumentata la pedofilia on line”

La polizia postale di Catania: "Bambini più esposti"

CATANIA –  “Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, intensificato il rapporto di attrazione che già esisteva, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”. Nella Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia il dirigente della polizia postale di Catania Marcello La Bella traccia un bilancio preoccupante: “Nel 2021, rispetto al 2020, i casi di adescamento trattati dal compartimento etneo sono cresciuti di circa il 20%, confermando un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: social network, videogiochi e messaggistica possono costituire una grande opportunità di crescita, ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione”.

Nel 2021 sono stati circa 90 i casi di pedopornografia trattati dalla polizia postale di Catania, con 7.368 siti monitorati di cui 623 inseriti nella black-list e 4 spazi virtuali sequestrati. Tutti casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso.

“A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete – aggiunge La Bella -, cresce il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento: 115 le persone denunciate e 3 quelle tratte in arresto in flagranza. Nel primo trimestre del 2022 la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce il numero degli arrestati e dei denunciati rispetto allo stesso periodo del 2021”.

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