Caiata, arriva la stangata

Il presidente del Potenza fermato sino al 30 giugno (f. Galtieri), il suo vice sino ad agosto. Tremila euro di ammenda ai lucani, 500 al Catania

Inibizione sino al 30 giugno prossimo a Salvatore Caiata e tremila euro di ammenda al Potenza. Dopo il deprecabile post partita contro il Catania, arrivano le sanzioni del giudice sportivo a carico del club lucano.

Il presidente del Potenza, Salvatore Caiata, è stato fermato di fatto sino a fine stagione (oltre ad essere sanzionato con mille euro di ammenda) “per avere, al termine della gara, introducendosi prima sul terreno di gioco e poi nell’area spogliatoi senza averne titolo: A) tenuto una condotta ingiuriosa, irriguardosa, aggressiva e minacciosa nei confronti dell’arbitro in quanto, insieme ad altre due persone non identificate e non inserite in distinta ma riconducibili alla società Potenza, si dirigeva verso di lui in modo minaccioso, lo aggrediva verbalmente, lo insultava e contestava il suo operato; e, subito dopo, sempre insieme alle predette persone, inseguiva l’arbitro mentre questi si dirigeva verso il suo spogliatoio, continuava a tenere le medesime condotte sopra descritte e tentava di avere un contatto fisico con lo stesso; B) tenuto, insieme ad altre persone (una decina circa), una condotta aggressiva e non corretta nei confronti di tesserati della Società avversaria in quanto correva verso di loro in modo aggressivo, li aggrediva verbalmente e li spintonava; fra gli altri, spintonava il portiere avversario”.

Inibizione addirittura sino al 31 agosto e 500 euro di ammenda per il vice presidente del Potenza Michele Falasca “per avere, al termine della gara, introducendosi nell’area spogliatoi senza averne titolo, tenuto una condotta violenta, irriguardosa ed ingiuriosa nei confronti dell’arbitro, in quanto, mentre si trovava davanti allo spogliatoio di questi, inveiva al suo indirizzo e sputava verso di lui, senza colpirlo”.

Tremila euro di ammenda al Potenza “per avere alcune persone non identificate e non inserite in distinta ma riconducibili alla società Potenza, al termine della gara, introducendosi prima sul terreno di gioco e poi nell’area spogliatoi, senza averne titolo: A) tenuto una condotta ingiuriosa, irriguardosa, aggressiva e minacciosa nei confronti dell’arbitro in quanto, unitamente a Caiata Salvatore, si dirigevano verso di lui in modo minaccioso, lo aggredivano verbalmente, lo insultavano e contestavano il suo operato; e, subito dopo, sempre unitamente a Caiata Salvatore, inseguivano l’arbitro mentre questi si dirigeva verso il suo spogliatoio, continuavano a tenere le medesime condotte sopra descritte e tentavano di avere un contatto fisico con lo stesso; B) tenuto, unitamente a Caiata Salvatore, una condotta aggressiva e non corretta nei confronti di tesserati della Società avversaria in quanto correvano verso di loro in modo aggressivo, li aggredivano verbalmente e li spintonavano; fra gli altri, spintonavano ripetutamente un dirigente avversario tentando di avere un contatto fisico con lo stesso, senza riuscirvi per l’intervento di tesserati delle due Società”.

Beffarda, arriva anche un’ammenda di 500 euro per il Catania “per avere suoi tesserati non identificati, presenti all’interno dello spogliatoio al termine della gara, danneggiato e smontato accessori vari dei servizi igienici e rovesciato per terra un cestino dei rifiuti dello spogliatoio loro assegnato. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 6, 13, comma 2, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e il comportamento tenuto dai collaboratori della società sanzionata per attenuare gli effetti delle condotte sopra descritte”. Tra i rossazzurri, un turno di stop per Albertini, fermato per aver collezionato la quinta ammonizione.

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