Pugni in testa alla madre, arrestato 30enne catanese

Regime di terrore in casa per avere soldi e comprare la droga

CATANIA – La Procura di Caltagirone ha ottenuto gli arresti domiciliari per un 30enne indagato a Scordia per maltrattamenti in famiglia, lesioni ed estorsione. Il giovane è stato portato in un istituto di cura e assistenza. I carabinieri hanno accertato le continue vessazioni nei confronti di entrambi i genitori, spesso compiute sotto l’abuso di sostanze stupefacenti; tutto per avere denaro e oggetti in oro con cui procurarsi la droga.

Il trentenne avrebbe instaurato in casa un vero e proprio regime di terrore, sottoponendo i genitori a violenze, minacce, aggressioni fisiche e danneggiamenti di mobili, tanto da far temere a entrambi costantemente per la propria incolumità. La madre, in preda alla disperazione, avrebbe avuto anche difficoltà a dormire di notte, mentre il padre in uno dei tanti episodi di violenza, minacciato di morte con un coltello, sarebbe stato costretto a scappare di casa.

A metà ottobre, per futili motivi, il giovane avrebbe sferrato pugni alla testa e alle spalle della madre. In occasione di un litigio con un parente a metà del mese di novembre il 30enne avrebbe nuovamente aggredito la madre, intervenuta per separarli, provocandone una violenta caduta a terra. A questo si aggiungono comportamenti come scaraventare a terra un televisore, lanciare le posate in strada, danneggiare la ringhiera di una scala con calci, il tentativo di incendiare un divano con un accendino, rompere con un martello una porta a vetri del vicino di casa. Superata ogni soglia di sopportazione i genitori si sono rivolti ai carabinieri di Scordia.

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