Mancini, la firma non c’è ancora

Incontro dal notaio con i curatori, ma il rogito resta da perfezionare. L'imprenditore (f. Galtieri): "Nessun intoppo, ho fornito tutte le garanzie"

L’incontro c’è stato, il rogito non ancora. La riunione tenuta stamane a Catania tra Benedetto Mancini, la curatela fallimentare e il notaio Grasso non è bastata a perfezionare il passaggio del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania. Al termine di un confronto durato circa due ore, le parti si sono aggiornate a martedì per la sospirata firma.

“Non c’è nessun intoppo di natura economica – ha garantito l’imprenditore romano – oggi è stato un momento molto tecnico. E’ un’operazione complessa che comporta adempimenti fiscali, previdenziali e federali e quindi richiede il perfezionamento di alcuni passaggi, ma non ci sono problemi. Ho fornito le garanzie necessarie depositando tutte le somme e facendo i bonifici. Adesso gli atti verranno inoltrati agli organi federali competenti e martedì firmeremo”.

“In questi giorni – ha proseguito  Mancini – i professionisti si sono confrontati con i legali della Federazione per capire come andava scritto l’atto rispettando il regolamento federale: ci è stato chiesto di inserire alcune cose, ci siamo confrontati con curatela e notaio e abbiamo trovato il modo di sistemare tutto per far sì di essere sereni nel momento in cui ci presenteremo in Figc per l’accollo del debito sportivo. La squadra e i tifosi possono stare sereni. Gli stipendi di novembre e dicembre? Non spetta a me pagarli, verranno corrisposti usando una parte della fideiussione depositata. La curatela ha pagato il rateo di dicembre, il bimestre gennaio-febbraio e pagherà marzo fino al trasferimento del ramo sportivo. Dal 18 marzo in poi i costi sono a carico dell’Fc Catania 46. La nuova matricola sarà 954466. Abbiamo acquisito i loghi Calcio Catania e 11700”.

Mancini ha parlato anche dell’aspetto sportivo: “I giocatori devono solo concentrarsi sul campo e pensare a centrare i play off, obiettivo alla nostra portata. Alla città chiedo di starci vicino. Le dimissioni di Pellegrino? Ho parlato con lui ieri e le ho respinte. Giusto andare avanti con questo progetto tecnico. Perinetti? Giorgio, da professionista serio, non vuole interferire in questo momento. E’ entusiasta del mio progetto, ma intervenire ora sarebbe da maleducati. Facciamo terminare la stagione, poi ragioneremo sul prossimo anno”. 

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