Rapine in centro a Palermo: 5 arresti

Assalto a un supermercato e ventenne derubato VIDEO

PALERMO – I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato in due diverse operazioni cinque giovani accusati di rapina aggravata in concorso. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre di loro per un assalto a un supermercato di corso Calatafimi. Uno dei tre era già stato arrestato in flagranza di reato lo scorso anno, quanto era stato bloccato da un militare, intervenuto da solo e libero dal servizio e aveva consentito di recuperare la refurtiva. Le indagini hanno permesso di identificare i suoi complici che erano fuggiti a bordo di motocicli.

In un secondo intervento i militari del nucleo radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato due giovani che, col volto coperto, in via Roma hanno fermato un ventenne facendosi consegnare, minacciandolo con un coltello, il marsupio contenente del denaro e il telefono cellulare. Gli arrestati sono stati rintracciati subito dopo in centro. Parte della refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima. Gli arresti sono stati convalidati dal gip di Palermo.

Nella rapina al market Conad dello scorso 4 aprile insieme a Francesco Mazzeo arrestato da un carabiniere libero dal servizio, secondo le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Palermo c’erano anche Ivan Castronovo di 19 anni e Salvatore Mazzanares, detto Sciù, di 22 anni. I due sarebbero i complici fuggiti quel giorno e sono stati arrestati dai militari e portati in carcere su ordine del gip Annalisa Tesoriere. In quella rapina i giovani erano riusciti a portare via 2.700 euro e avrebbero colpito al volto con pugni le due cassiere per farsi consegnare i soldi presenti in cassa. Grazie alle indagini, ai filmati di videosorveglianza e a intercettazioni telefoniche i carabinieri avrebbe acquisito prove della partecipazione dei due giovani a quel colpo.

Nel cellulare sequestrato subito dopo la rapina a Mazzeo è stata trovata una foto insieme a Salvatore Mazzaranes che indossava un casco simile a quello di uno dei giovani in fuga. Dai tabulati telefonici è emerso che i tre si conoscevano e avevano massaggiato più volte fino al giorno della rapina. Dalle immagini del sistema di videosorveglianza si vede che uno dei due giovani fuggito e arrestato arrivato nella zona dell’istituto Maria Adelaide si era fermato e aveva tolto un pezzo di carta per coprire la targa. Uno degli scooter che sarebbe stato utilizzato per compiere il colpo sarebbe della nonna di uno degli arrestati.

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