Policlinico, nodo parcheggi di studenti e specializzandi

I rappresentanti della Scuola di medicina catanese: 'Ci spettano tariffe agevolate'

CATANIA – Ripristinare le tariffe agevolate per parcheggiare al Policlinico Gaspare Rodolico – San Marco: è quanto chiedono i rappresentanti alla Scuola di Medicina Unict e le associazioni universitarie catanesi riunite in questa battaglia di principio e di buonsenso, in difesa del diritto allo studio e al lavoro.

“Ormai da diverse settimane chiediamo a gran voce che venga istituito un tavolo di confronto tra l’Università e l’Azienda Ospedaliera con la società appaltatrice Eco – Tourist – fa sapere Leonardo Tricomi, consigliere della Scuola di Medicina e componente dell’associazione universitaria Crediamoci Catania -. Abbiamo già presentato le nostre istanze all’Azienda Ospedaliera, all’Università di Catania e alla Scuola di Medicina ma siamo rimasti inascoltati”. Studenti e specializzandi sono sul piede di guerra: “La situazione è diventata insostenibile non solo per gli studenti universitari ma anche per gli specializzandi che ogni giorno prestano servizio presso l’Azienda Ospedaliera – spiega Gaetano D’Arma, il consigliere espressione dell’associazione Arcadia -. I dirigenti medici hanno l’accesso gratuito alle aree del Policlinico. Perciò ci chiediamo: gli specializzandi sono lavoratori di serie B?”.

“Da un giorno all’altro gli studenti sono stati privati di questa agevolazione con un nuovo contratto stipulato fra l’A.O.U. e la Eco-Tourist, azienda che da oltre 10 anni si occupa della gestione di tutti i parcheggi del Policlinico, senza nessun coinvolgimento della Scuola Di Medicina, e quindi dell’ateneo di Catania”, rileva con amarezza il consigliere Davide Calà, componente dell’associazione La Finestra – Liberi di scegliere. I consiglieri non arretrano di un solo passo: “Abbiamo formalmente avanzato una richiesta di accesso agli atti per studiare i contratti precedentemente stipulati per risalire alle possibili motivazioni che abbiano portato le due aziende a modificare le condizioni contrattuali”, annuncia Andrea Bulgari, il consigliere dell’associazione Orizzonte Sanità.

“Si può considerare universitaria un’azienda ospedaliera che permette la modifica di condizioni contrattuali senza tutelare gli interessi degli studenti? Noi crediamo di no – sbottano i consiglieri della Scuola di Medicina di Catania con il sostegno dei Senatori Accademici e dei Consiglieri di Amministrazione -. Pensiamo che questi non siano metodi di collaborazione tra le parti e chiediamo che l’ateneo di Catania, tramite il Magnifico Rettore Francesco Priolo e il direttore generale Giovanni La Via faccia uno sforzo in più richiedendo con forza e in maniera decisa un tavolo di concertazione con l’Azienda Ospedaliera a cui chiediamo di partecipare in quanto rappresentanti di oltre 6.000 studenti dell’Area Sanitaria”. Si uniscono al coro dei rappresentanti le associazioni Actea, Archè, Azione Universitaria, Libertas-Inmed, Nike, Orizzonte Italia, Sanilab, Siamo Futuro, We Love.

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