Massimino, casa senza padrone

di Alberto Cigalini. Terza sconfitta interna nelle ultime quattro uscite per il Catania, stanco e opaco: la Paganese vince 1-0 (f. Galtieri)

di Alberto Cigalini

La prima salvezza va conquistata fuori dal campo. Senza quella, ogni altro discorso perde fondamento. Nella speranza che pure il secondo bando non vada deserto e che un compratore serio si presenti, uno sguardo alla classifica va comunque dato. La partita interna con la Paganese poteva essere uno spartiacque, utile per mettersi a distanza di sicurezza dalla zona play out e potersi dedicare a qualcosa di diverso e di migliore.

Il Catania, però, non sfrutta il potenziale trampolino. Invece della terza vittoria di fila, matura la terza sconfitta nelle ultime quattro uscite interne. Il Massimino torna essere terra di conquista, per di più contro un avversario non di prima fascia. Complici il turnover limitato e gli impegni ravvicinati, i rossazzurri denunciano una certa stanchezza, anche mentale, restando a lungo sotto ritmo e sotto tono. La serata opaca di Luca Moro, al quarto incontro di fila senza segnare, simboleggia le difficoltà offensive di un gruppo che manca dell’abituale incisività.

Rispetto a tre giorni prima, Baldini sceglie un 4-3-3 più offensivo riportando Greco in mediana a discapito di Rosaia per un centrocampo tutto classe 2001 e inserendo Russini largo a sinistra. Al di là degli uomini, il Catania pecca di brillantezza. Il vantaggio di Zanini, propiziato da un pallone perso banalmente in uscita da Pinto e giunto con un destro dal limite a conclusione di un rapido uno-due con Diop, potrebbe anche essere episodio superabile, se i rossazzurri si esprimessero secondo i loro standard migliori. 

Contro il 4-3-2-1 degli ospiti, pronti a ripiegare in 4-5-1 e a ripartire, il Catania trova invece poco spazio costruendo due sole palle gol sino all’intervallo: un colpo di testa a colpo quasi sicuro di Greco alzato oltre la traversa da Baiocco con un notevole colpo di reni e un destro da fuori area di Cataldi bloccato dal portiere avversario. Evitato il doppio svantaggio grazie a una prodezza di Sala, che si oppone di piede al tiro da due passi di Tomassini, lasciato in gioco da una tardiva risalita di Lorenzini, i rossazzurri cercano la scossa in avvio di ripresa inserendo forze fresche (Zanchi per Pinto e Russotto per Biondi) e creando subito una discreta occasione con una girata alta di Moro su sponda aerea di Russini. La pressione si alza, ma oltre a un colpo di testa a lato di Monteagudo il Catania non va.

Baldini passa al doppio centravanti con l’ingresso di Sipos per Simonetti, Grassadonia replica optando per i tre centrali difensivi. Un doppio tentativo di Zanini mette i brividi ai padroni di casa, che ci riprovano con una palla sporca in mischia da angolo di Russotto. Tra un’interruzione e l’altra, il Catania perde slancio e rischia di nuovo di subire il raddoppio su uscita errata di Sala che libera al tiro di Zanini, murato in extremis da Zanchi. Sette minuti di recupero non servono: la Paganese regge, per i rossazzurri non è serata.

CATANIA-PAGANESE 0-1
Catania (4-3-3): Sala 6; Albertini 6.5, Monteagudo 6, Lorenzini 5.5, Pinto 5 (1′ st Zanchi 6.5); Simonetti 6 (17′ st Sipos 5), Cataldi 5.5, Greco 6.5 (33′ st Provenzano 6); Biondi 6 (1′ st Russotto 6), Moro 5, Russini 6.5. In panchina: Stancampiano, Pino, Ercolani, Claiton, Ropolo, Izco, Rosaia, Piccolo. Allenatore Baldini 5.5
Paganese (4-3-1-2): Baiocco 6.5; Scanagatta 6 (32′ st Tissone 6), De Santis 6.5, Murolo 6.5, Brogni 6.5 (11′ st Manarelli 6); Cretella 6.5, Bensaja 6, Zanini 7; Guadagni 6.5 (17′ st Sbampato 6); Tommasini 6, Diop 6. In panchina: Avogadri, Pallecchia, Perlingeri, Konate, Iannone, Del Regno. Allenatore Grassadonia 7 
Arbitro: Ancora di Roma 6
Rete: 15′ pt Zanini
Note: spettatori 3.694 (1.147 abbonati, 2.547 paganti), incasso 14.538 euro. Ammoniti: Guadagni, Pinto, Biondi; Cataldi, Brogni, Baiocco, Albertini, Bensaja, Cretella, Tissone. Angoli: 15-3. Recupero: 1′; 7′.

scroll to top