Sigi, serve di più

Il futuro del Calcio Catania ancora in bilico, tra integrazioni e tagli: lo scenario

Altri due giorni per tenere in vita il titolo sportivo del Calcio Catania. La proroga concessa dal tribunale alla scadenza del termine assegnato a Sigi per onorare il debito di 600 mila euro nei confronti del club lascia in bilico la prosecuzione della stagione da parte della squadra di Baldini e il futuro dei colori rossazzurri.

Sigi, sinora, non ha raggiunto la somma dovuta e neppure la metà. Si sta ora cercando di effettuare un’integrazione, documentale e soprattutto pecuniaria, entro giovedì, così da ottenere l’esercizio provvisorio per almeno 30 giorni, arco di tempo durante il quale la curatela potrebbe avviare la procedura competitiva per la vendita del titolo sportivo. I versamenti dei singoli soci (alcuni dei quali si sarebbero detti disponibili a immettere altre somme entro l’inizio di febbraio) avverrebbero sempre secondo il criterio della contribuzione spontanea e non pro quota.

Secondo questo scenario, durante il mese di gennaio verrebbe inoltre avviato un riposizionamento del progetto tecnico con abbattimento dei costi tramite la riduzione del monte ingaggi e la cessione di alcuni elementi, inclusi alcuni giovani per i quali è emerso l’interessamento di qualche club. Tutto questo, naturalmente, a condizione che sussistano le condizioni affinché il tribunale posa dire sì al prolungamento dell’esercizio provvisorio.

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