Obbligo di green pass anche per gli avvocati

Nuovo decreto. E dall'1 febbraio vaccino necessario per chi lavora all'università

Non solo i magistrati, anche gli avvocati non potranno più accedere agli uffici giudiziari senza green pass. E’ una delle novità contenute nel decreto sulle misure per contrastare il Covid appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. L’obbligo di esibire la certificazione verde, si legge nel provvedimento, è esteso anche “ai difensori, ai consulenti, ai periti e agli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia”.

La disposizione non si applica invece “ai testimoni e alle parti del processo”. E l’assenza del difensore conseguente al mancato possesso del green pass, viene precisato, “non costituisce impossibilità di comparire per legittimo impedimento”.

E dall’1 febbraio, sempre secondo il decreto, l’obbligo vaccinale sarà esteso al personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica. Ed è previsto che siano i responsabili degli atenei e delle istituzioni ad assicurare il rispetto dell’obbligo, la cui inosservanza “potrà portare alla sospensione dell’attività lavorativa e del pagamento dello stipendio, senza conseguenze disciplinari e con la conservazione del rapporto di lavoro”.

Per gli studenti, invece, rimane in vigore, fino alla fine dello stato di emergenza, l’obbligo di possedere ed esibire il green pass ‘semplice’, quindi anche da tampone. Gli obblighi non si applicano alle persone che, con certificazione medica, risultano esentate dalla campagna vaccinale.

Rimane prioritario, sottolinea il ministero, “lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e curriculari, così come la possibilità per le università di adottare piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari con i quali garantire specifiche esigenze formative da parte degli studenti, come, ad esempio, quelle di studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Tenuto conto dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico, infatti, il ministero ha previsto che, in via del tutto eccezionale e laddove non sia possibile garantire la presenza, le università potranno prevedere lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio”.

Il decreto infine prevede che dal prossimo 20 gennaio e fino al 31 marzo i colloqui visivi in presenza con i detenuti all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori siano consentiti solo a chi è in possesso del green pass.

Scatterà invece dall’1 febbraio, indica ancora il provvedimento, l’obbligo di certificazione verde per l’accesso a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. 

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