Movida catanese sotto torchio

Controlli nei locali e rimozione di auto, multe a parcheggiatori abusivi

CATANIA – Controlli dei carabinieri di Catania, insieme a polizia, guardia di finanza e polizia locale, per garantire l’ordine nei principali luoghi di ritrovo della movida catanese. L’attenzione è stata rivolta al controllo degli esercizi commerciali operanti nel campo della ristorazione e della somministrazione di bevande nella zona del centro storico, in particolare nelle vie Gemmellaro e Santa Filomena, nelle piazze Carlo Alberto, Sciuti e Scammacca, e in tutte le vie circostanti.

Durante i controlli, i militari hanno sorpreso tre giovani trovati in possesso di alcune dosi di droga e li hanno segnalati alla prefettura. Per contrastare il fenomeno del parcheggio di auto in aree non consentite, con conseguente disturbo ai residenti della zona, gli interventi si sono concentrati soprattutto in via Pulvirenti e in piazza Scammacca. Multate sei vetture per sosta vietata, una persona sprovvista di patente di guida e due motociclisti privi di casco. Rimosse, inoltre, quattro macchine che rendevano poco agevole il disimpegno agli altri utenti della strada e la normale fruizione pedonale. In piazza Federico di Svevia multate due persone che stavano esercitando abusivamente l’attività di parcheggiatore, sequestrate anche le somme sino a quel momento ricavate.

In via Gemmellaro il titolare di un bar è stato sanzionato per occupazione del suolo pubblico senza concessione. Inoltre, gli agenti della Squadra Amministrativa hanno effettuato controlli in diversi locali, alcuni dei quali noti per le numerose violazioni più volte accertate. Uno dei questi è Sabor Latino, recidivo e irriducibile, già sottoposto in passato a numerose chiusure. E ancora una volta è stato sanzionato per il mancato rispetto delle regole per il contenimento del Covid, del tutto ignorate sia da alcuni dipendenti (il banconista somministrava al pubblico senza indossare la mascherina di protezione) sia da alcuni avventori ai quali il titolare non faceva rispettare i protocolli per il contenimento epidemiologico. La sanzione, vista la recidiva, è stata raddoppiata e il locale è stato chiuso per 5 giorni.

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