Salgono i contagi, nuova stretta sui trasporti

Stop al treno se il passeggero ha sintomi, novità per i taxi

Salgono i contagi Covid in Italia ed aleggia lo spettro di chiusure per Natale anche se il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato che al momento non c’è alcun rischio di possibili “strette”.

Per fronteggiare l’emergenza arriva l’ordinanza del ministero della Salute e del Mims per il contenimento del Covid nei trasporti e della logistica. Nelle grandi stazioni con gate di accesso ai binari (Milano Centrale, Firenze S.M.N., Roma Termini) “è preferibile che il controllo della certificazione verde sia svolto a terra, prima della salita sul mezzo. Qualora questo non fosse possibile, il controllo può essere effettuato dal personale insieme al controllo del biglietto di viaggio”. In caso di passeggeri che sui treni presentino sintomi riconducibili al Covid, la Polizia Ferroviaria e le Autorità sanitarie possono decidere di fermare il treno per procedere ad un intervento. Sui taxi e sui mezzi di trasporto non di linea – si legge nella nuova ordinanza – è opportuno evitare che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente.

Secondo gli esperti la curva dei contagi aumenta molto rapidamente. L’indice di replicazione diagnostica a livello nazionale sui dati del 13 novembre “è pari a 1,42 e superiore all’uno in tutte le regioni”. Questo indica una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi che, a parità di condizioni, potrebbe portare tra due settimane 5 regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100.000 e altre 8 sopra 150 casi per 100.000″. Queste le stime del Gruppo di Lavoro Made dell’Associazione Italiana di Epidemiologia diffuse insieme a un position paper che contiene cinque raccomandazioni per la gestione dell’attuale fase pandemica.

La situazione epidemiologica è sotto controllo in vista del Natale: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, nella trasmissione ’24 Mattino’ su Radio 24. “Non dobbiamo veicolare dei messaggi di allarme o di troppa preoccupazione: gli italiani – ha rilevato – si sono in gran parte vaccinati, negli ospedali la situazione è sotto controllo, dobbiamo guardare le prossime settimane con fiducia nella consapevolezza che non siamo certo usciti ancora dalla pandemia, abbiamo bisogno di una grande unità istituzionale e politica”.

 

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