“Università bandita”: in 9 a giudizio

Presunti concorsi truccati all'ateneo di Catania: tra gli imputati due ex rettori

CATANIA – Il Gup di Catania, Marina Rizza, ha rinviato a giudizio per quarantadue capi d’imputazione nove docenti imputati nel procedimento “Università bandita” su presunti concorsi truccati nell’ateneo, nato su indagini della Digos della Questura. I reati contestati, a vario titolo, sono l’abuso d’ufficio e il falso e per due imputati, Basile e Drago, anche la corruzione per atti contrari ai propri doveri.

Il Giudice per l’udienza preliminare ha disposto il non luogo a procedere per il reato di associazione per delinquere e derubricato in abuso d’ufficio la turbata libertà di scelta del contraente. La prima udienza del processo si terrà il 10 maggio davanti la Terza sezione penale del Tribunale.

In aula, come imputati, saranno chiamati due ex rettori, i professori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, e sette professori: Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa. Con la stessa valutazione sulla richiesta di rinvio a giudizio, il Gup Rizza ha assolto dall’associazione per delinquere e da due episodi di turbata libertà di scelta del contraente il professore Giancarlo Magnano di San Lio, che ha fatto accesso al rito abbreviato, e lo ha condannato a un anno e due mesi, pesa sospesa, per abuso d’ufficio commesso in relazione alla formazione di un bando per un posto di professore di prima fascia al Dipartimento di Scienze Umanistiche per il settore scientifico disciplinare “Diritto Romano e Diritti dell’antichità.

Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania “la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati”.

“La sentenza del Gup – sottolinea il procuratore Zuccaro – sebbene non abbia riconosciuto l’esistenza di un’associazione per delinquere, decisione per la quale questa Procura valuterà, lette le motivazioni, eventuali gravami, fornisce un importante riscontro all’ipotesi accusatoria in merito all’esistenza di un diffuso sistema di illegalità all’interno delle istituzioni universitarie catanesi”.

Nel secondo troncone della stessa inchiesta “Università bandita” la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di altre 45 persone, la cui posizione era stata stralciata dal fascicolo principale. E’ attesa la decisione del Gup Simona Ragazzi.

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