Scuola, l’anno della sfida

Tutti gli alunni in presenza. Il ministro Bianchi: "Ritrovarsi è una gioia"

Inizia domani il terzo anno scolastico dell’era della pandemia ma stavolta il governo italiano è sicuro di avere le carte in regola perchè i ragazzi possano tutto l’anno frequentare la scuola in presenza. A creare qualche pensiero semmai è l’estensione del green pass non solo a tutto il personale scolastico ma anche ai genitori degli alunni: il rischio, temono i presidi, è che si possano creare file e malumori all’ingresso dei nidi, delle scuole materne e delle prime classi delle elementari. Solo per le materne bisognerà controllare quasi 3 milioni di green di chi accompagna e riprende i bambini da scuola con il timore – paventato da alcuni – che servano da una a due ore solo per i controlli. Ma controlli e regole sono stati inseriti proprio per garantire la presenza a tutti alunni che potranno rivivere l’esperienza della classe, dei compagni e della collettività.

A far sperare l’Esecutivo che quest’anno la dad sarà solo un lontano ricordo è innanzitutto lo stato della campagna vaccinale, che ha già raggiunto oltre il 93% del personale scolastico che ha fatto almeno la prima dose -o quella unica- con cinque regioni che registrano il 100% dei vaccinati mentre nella fascia dei giovani tra i 12 e i 19 anni è stato superato il 60% di prime dosi. “Ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima. Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento a tutti voi, alle studentesse e agli studenti, ai genitori, al personale scolastico e amministrativo, centrale e territoriale, così come alle tante persone che contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. A voi tutti, i miei più vivi auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme”, scrive il Ministro Patrizio Bianchi in una lettera inviata alla comunità scolastica. Sono 7.407.312 gli gli studenti che siederanno quest’anno tra i banchi delle scuole statali in tutta Italia a cui si aggiunge quasi un milione di ragazzi nelle scuole paritarie; domani rientrano in classe in 3.865.365 in 9 regioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d’Aosta e della Provincia di Trento.

Per la ripartenza il governo ha stanziato quasi 2 miliardi: 150 milioni per lo svolgimento delle attività didattiche in sicurezza, altri 150 per il potenziamento delle competenze e il recupero della socialità nell’estate appena trascorsa, 350 milioni per la sicurezza degli istituti scolastici statali (sono compresi anche gli impianti di aerazione e di filtraggio dell’aria per le scuole che decidano di volerli nelle proprie aule) a cui si aggiungono 60 milioni per lo stesso scopo nelle paritarie, 342 milioni sono stati investiti per combattere il fenomeno delle cosiddette ‘classi pollaio’, 400 milioni serviranno per gli incarichi temporanei al personale Ata e docente, 450 milioni per l’offerta del trasporto pubblico che è stata triplicata e 50 milioni sono stati messi nel Fondo spostamenti casa-scuola-casa.

Sulle classi pollaio è arrivato proprio in queste ore l’appello di Cittadinanzattiva al governo e al ministro Bianchi per abrogare il decreto ‘Tremonti-Gelmini’, che consente fino a 30 alunni per classe nelle scuole secondarie di I e II grado, per ritornare ovunque ai parametri stabiliti dalla normativa antincendio che fissano il numero massimo in 25 alunni (26 con l’insegnante). “Sono quasi 17.000 le classi con oltre 25 alunni, appartenenti nel 55% dei casi agli Istituti di II grado. Una situazione che va sanata una volta per tutte”, sostiene Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.

Per domani mattina alle 10, intanto, è fissata una mobilitazione della Rete degli studenti davanti al Ministero dell’Istruzione e a più di cinquanta scuole nelle maggiori città, “per denunciare – spiegano i ragazzi – l’assenza di certezze sul rientro scolastico, il mancato coinvolgimento nelle decisioni prese e l’inesistenza di qualsiasi piano di investimento per il futuro delle nuove generazioni”. E’ previsto anche uno sciopero del personale scolastico aderente al sindacato Anief mentre una manifestazione organizzata dal comitato Priorità alla scuola in tutta Italia si svolgerà il 20 settembre, giorno in cui torneranno in classe gli studenti della Puglia e della Calabria, gli ultimi a rientrare a scuola in Italia.

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