Scambiate in culla a Mazara 23 anni fa, la storia in tv

La scoperta casuale all'asilo, da quel momento Caterina e Melissa hanno vissuto come sorelle

E’ la notte di di Capodanno del 1998 a Mazara del Vallo: due bambine – nate lo stesso giorno alla stessa ora nello stesso ospedale – vengono scambiate in culla. Verrà dato loro il nome di Caterina e Melissa. “Oggi, dopo la scoperta grazie alla mamma biologica di una delle due, la verità è venuta alla luce”, come spiega mamma Marinella Alagna: “All’asilo mi accorsi che c’era un’altra bimba, entrando in classe, identica alle altre due mie più grandicelle e che mi somigliava come una goccia d’acqua. Quando arrivò l’altra mamma, Gisella Foderà, era turbata, sosteneva che sua figlia aveva preso dal papà. Oggi viviamo tutti come una grande famiglia allargata, le ragazze hanno 23 anni: una appena laureata e l’altra in procinto a giorni di discutere la tesi, sono unitissime. Abbiamo sempre festeggiato i compleanni insieme, non abbiamo mai pensato di separarle, le accompagnavo dal pediatra, alle attività sportive. Ma è stato come scalare l’Everest, all’inizio abbiamo vissuto un incubo, tu cresci un figlio, lo vedi muovere i primi passi, fai le notte per una febbre, lo allatti…”.

La loro storia vera è raccontata in un film tv con qualche licenza di sceneggiatura, a partire dai nomi dei protagonisti: “Sorelle per sempre”, in onda giovedì 16 settembre su Rai1 in prima serata. La regia è di Andrea Porporati, una produzione Rai Fiction e 11 Marzo. A prestare il volto a queste due mamme coraggiose le potenti interpretazioni di Donatella Finocchiaro e Anita Caprioli, sostenute non solo da Vincenzo Castrogiovanni e Francesco Foti, i papà, ma anche da uno dei nonni interpretato da Andrea Tidona.

“E’ una storia unica e straordinaria, che fa riflettere anche sulla genitorialità biologica e sull’affido, perché queste ragazze hanno quattro genitori, grazie alla loro lungimiranza – racconta la Finocchiaro -. I figli sono di chi li cresce e di chi li ama. Io sono mamma, come lo è Anita Caprioli, ci siamo chieste come ci saremmo comportate, non si può dare una risposta lucida, anche se sono un’attrice e sono abituata a calarmi nei ruoli, a immedesimarmi in una storia, in questo caso ti ci devi trovare, è davvero impossibile essere obiettivi. Il cinema e la tv a mio parere vanno fatti sempre con il cuore e non con il sensazionalismo, questa è una storia che parla al nostro io più profondo. Qui siamo di fronte poi a un grave errore umano commesso in una struttura sanitaria, una negligenza di proporzioni gigantesche. Ecco, la fortuna è stata che è capitata a due famiglie perbene, con due ragazze che crescendo come sorelle hanno anche saputo trovare la loro strada. La famiglia era sempre con noi, sul set ho visto commozione, lacrime. In ‘Sorelle per sempre’ dolore e amore si mescolano, le due madri diventano complici per risolvere un rebus”.

Aggiunge mamma Marinella: “Sono sono stata io ad avere il primo sospetto, tutti a casa mi dicevano che si trattava di una suggestione, mi ricordavo di Gisella in ospedale, ma non l’avevo mai vista tra le mamme all’asilo… poi l’esame del sangue, del Dna, infine l’incubo, gli psicologi… Oggi abbiamo due ragazze stupende e meravigliose, che hanno due mamme, due papà e altre sorelle complici in tutto”.

Aggiunge la giovane Melissa: “Lo scambio ci è stato raccontato, ma con mia sorella, perché così la chiamo, siamo cresciute insieme. Stesso banco, fino alla maturità. Poi Scienza dell’educazione a Chieti dove abbiamo preso un piccolo appartamento, ho fatto anche uno stage per occuparmi di bambini”.

Di chi sono veramente i figli? Di chi li mette al mondo o di chi li cresce? Inizio degli anni Duemila, primo giorno di scuola per Marinella e Costanza, due bambine di cinque anni. All’uscita, la maestra accompagna Costanza dalla mamma “sbagliata”, ingannata dalla somiglianza con le altre sue due figlie. L’errore viene immediatamente riparato, ma il corso della verità da quel momento sarà inarrestabile.

Lucia e Vincenzo Torrisi scoprono che il gruppo sanguigno di Marinella non è compatibile con il loro. Marinella Torrisi è nata in ospedale nello stesso giorno e più o meno alla stessa ora di Costanza Maggio. Per questo i Torrisi si avvicinano a Francesca e a Pietro Maggio: potrebbero essere loro i genitori biologici della bambina. Il test del Dna sancisce la verità facendo precipitare le due famiglie in un incubo.

Da sconosciute saranno costrette a frequentarsi, a vivere insieme per tentare il più possibile di creare tra loro un amore circolare e successivamente per mettere le cose a posto. Secondo gli psicologi e i neuropsichiatri infantili mettere le cose a posto significherà per i Maggio e per i Torrisi scambiare le bambine, scelta consigliata anche dal Tribunale dei Minori, facendo valere la legge del sangue. Ma sarà sempre più forte, nei quattro genitori, la tentazione di lasciare le cose come stanno, facendo trionfare quella del cuore.

Intanto Costanza e Marinella con le altre due figlie dei Torrisi imparano ad amarsi come sorelle e restano unite indissolubilmente anche quando viene loro rivelata la verità. Gli adulti, intanto, fanno fatica a rompere i ponti con il passato e ad avvicinarsi alla figlia che hanno generato, sentita come una estranea rispetto a quella che hanno cresciuto.

I primi passi, le prime parole, i baci e le carezze: sono tutti ricordi che li ossessionano e immobilizzano. I Maggio e i Torrisi troveranno la forza di mettere le cose a posto facendo appello alle loro radici e ai valori comuni, unendosi nel principio assoluto che le loro figlie non dovranno soffrire. La legge del sangue cederà alla legge del cuore: Marinella e Costanza avranno due mamme e due papà e cresceranno insieme. Come sorelle.

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