Per i vip le regole di Facebook non valgono

Scoop negli Usa: programma esenta milioni di celebrità. Il caso Neymar

WASHINGTON – Mark Zuckerberg ha affermato pubblicamente che Facebook consente ai suoi oltre tre miliardi di utenti di parlare sullo stesso piano delle elite della politica, della cultura e del giornalismo e che i suoi standard di comportamento si applicano indistintamente a tutti. Ma il Wall Street Journal rivela che non è così e che in privato la società ha creato un programma, “Xcheck”, che esenta milioni di celebrità da alcune o da tutte le regole, un privilegio di cui molti abusano.

Il programma, spiega il quotidiano, era inteso inizialmente come strumento di controllo di qualità per azioni prese contro account di alto profilo ma sino allo scorso anno proteggeva almeno 5,8 milioni di vip dall’applicazione delle contromisure di Fb. Alcuni utenti sono in una ‘white list’, che li rende immuni dalle azioni della compagnia, mentre ad altri è consentito postare materiale che viola le norme in attesa di un esame dei dipendenti Fb che spesso non arriva mai.

A volte, secondo i documenti visionati dal Wsj, XCheck ha protetto figure pubbliche i cui post contenevano molestie o incitamento alla violenza, come nel 2019 quando fu consentito alla star del calcio Neymar di mostrare a decine di milioni di fan foto di una donna nuda che lo accusava di stupro, prima che il contenuto fosse rimosso da Facebook.

Gli account “whitelisted” condividono accuse provocatorie che i fact checker di Fb ritengono false, comprese quelle sui vaccini che uccidono o su Hillary Clinton che copriva una rete di pedofili. “Non stiamo facendo davvero quello che diciamo di fare pubblicamente”, ammette uno studio confidenziale, definendo le azioni della società una “rottura di fiducia” e ammonendo che “a differenza del resto della nostra comunità, queste persone possono violare i nostri standard senza alcuna conseguenza”.

Nel descrivere il sistema, scrive il Wsj, Fb ha fuorviato non solo l’opinione pubblica ma anche il suo Oversight Board, un organismo che la piattaforma social ha creato per garantire la responsabilità della compagnia nel far rispettare le sue regole.

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