Cura del Covid, a Palermo ne discutono i filosofi

A ottobre incontri nei fine settimana a Palazzo Chiaramonte

PALERMO – Il tema scelto è “La cura” che rimanda subito all’emergenza Covid. Ma a trattarlo non saranno i virologi: se ne occuperanno gli studiosi di filosofia che si ritroveranno per un mese a Palermo al festival delle filosofie organizzato dall’associazione Limpha. Il confronto si svolgerà nei fine settimana, sabato e domenica.

Nella lotta contro la pandemia, alla filosofia viene assegnato il compito di prendere posizione, lasciare spazio alle idee, porre il problema etico di ogni scelta. Il festival, dedicato alla memoria di Gino Strada e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo della Regione siciliana 2014-2020, sarà aperto il 2 ottobre a palazzo Chiaramonte (Steri) a partire dalle ore 16.30. Lo Steri e gli altri luoghi di simbolica bellezza che ospiteranno gli appuntamenti – Orto botanico, Chiostro di Casa Professa, Chiostro della Chiesa del Carmine, Villa Filippina, Museo Salinas – sono stati scelti per il loro ruolo di accoglienza e cura del visitatore, in linea con il tema del confronto.

“Non possiamo più voltare lo sguardo altrove – dice il manifesto dei filosofi – ma dobbiamo, in ogni occasione e con forza, dare spazio alla sollecitudine per l’altro, all’interesse verso chi si trova ad affrontare rischi e pericoli quotidiani. Nonostante i problemi, però, non dobbiamo lasciar passare, e anzi abitare in noi, un’irrazionale paura, che si trasformi in angoscia”.

Presidente del Festival è Lorenzo Palumbo, direttore scientifico Emidio Spinelli, prorettore dell’Università La Sapienza di Roma e presidente nazionale della Società filosofica italiana. Due gli appuntamenti molto attesi: quello con Rosaria Capobianchi, la ricercatrice dell’istituto Spallanzani che nel febbraio 2020 ha isolato il virus Sars-CoV-2, e quello con Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni. Torna, tra gli altri, anche Nicola Zippel, che da anni propone a Roma laboratori di filosofia con i bambini delle scuole elementari e mette in scena un’innovazione didattica. I docenti di primo e secondo grado potranno iscriversi al festival attraverso la piattaforma Sofia entro e non oltre il primo ottobre.

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