Baudo ‘incoronato’ Cavaliere di Gran Croce

Il re dei presentatori al Quirinale: "Mattarella è unico, abbiamo parlato della nostra Sicilia"

ROMA – “Un incontro caloroso, informale, carico di reciproco rispetto: quando sono arrivato al Quirinale il presidente mi è venuto incontro come se fossi uno di famiglia, il fratello maggiore, essendo io più anziano di lui: mi ha fatto questo regalo che mi riempie di orgoglio. Mi scoppia il cuore dalla felicità, perché questo riconoscimento arriva da una delle più grandi figure istituzionali che ha avuto il nostro Paese, ha salvato l’Italia nei momenti più drammatici tra crisi e pandemia, non a caso è amato da tutti”.

Pippo Baudo racconta così, raggiunto al telefono, l’emozione di ieri pomeriggio, quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha ricevuto al Quirinale per consegnargli l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A immortalare il momento, l’immagine pubblicata sul sito del Quirinale che li ritrae entrambi con la mascherina.  Il ‘re dei presentatori’ tv, 85 anni, definisce Mattarella “una sorta di amico, ci siamo già incontrati in passato”.

Di cosa avete parlato quando lei è stato ricevuto dal capo dello Stato? “Naturalmente – risponde Baudo – dell’amore per la nostra Sicilia, poi mi ha detto che mi ha sempre ritenuto un professionista attento che ha fatto molto per il Paese e che questo riconoscimento me lo meritavo”. Ma lei si aspettava questa onorificenza? “No, non me la aspettavo proprio, è arrivata da lui, il mio faro e una guida per tanti italiani, attento ai bisogni della popolazione: viaggia, ascolta, è sensibile, ma autorevole con chi deve farsi sentire”.

Le dispiace che sia a fine mandato? “Io spero con tutto il cuore, come tutti, che almeno per un anno o due faccia uno strappo, fino a quando non si mettono a posto le cose… Ma di questo ovviamente non potevo dirgli nulla”. Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo ha fatto la storia della televisione italiana: detiene, tra l’altro, un record storico, avendo condotto 13 festival di Sanremo e ha sempre avuto un fiuto inconfondibile per scoprire i nuovi talenti.

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