Speziale cerca lavoro, ma nessuno lo assume

L'avvocato del tifoso catanese: "Rifiutato pure per i compiti più umili, a che serve la rieducazione in carcere?"

Antonino Speziale, il tifoso del Catania che ha scontato una condanna per l’omicidio del poliziotto Filippo Raciti, “cerca lavoro, ma nessuno, fino a ora, gli ha permesso di avere una vita normale. A chiunque cerca personale lavorativo va la nostra preghiera di dargli un’opportunità”, dice il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera.

“Oggi ha 32 anni e già da quando è stato scarcerato sta cercando, a destra e a manca, un lavoro. Il problema è che nessuno, dicasi nessuno, lo ha voluto assumere, nemmeno per svolgere i lavori più umili. Il motivo è ben intuibile: in molti, forse per diffidenza, forse per una cultura sbagliata, hanno timore ad assumere un ex detenuto così noto, probabilmente per la paura di avere problemi con l’autorità. Per cui c’è da chiedersi: è allora qual è il senso della rieducazione della pena?”.

scroll to top