Madonie devastate dalle fiamme

VIDEO: animali scappano dal fuoco
Il fronte degli incendi esteso fino ai Nebrodi: coinvolte le province di Palermo, Enna e Messina FOTO

GANGI – Un’altra notte di incendi in provincia di Palermo. La zona delle Madonie la più devastata. Il rogo che ieri ha devastato il territorio di Gangi si è propagato fino a colpire i territori di Geraci Siculo, San Mauro Castelverde e Scillato. GUARDA LE FOTO
Una delle aree naturalistiche più belle della provincia è stata devastata dalle fiamme. La notte scorsa sono stati registrati complessivamente nel Palermitano 40 incendi su cui sono intervenute i vigili del fuoco e i forestali; almeno altre 50 le segnalazioni ancora in coda.

Brucia tutta la provincia a causa della mano di incendiari, delle alte temperature e del vento di scirocco che soffia da alcuni giorni. Le situazioni più gravi nella zona del partinicese, a Balestrate e Campofiorito.
Ingenti i danni provocati dalle fiamme che hanno divorato ettari di macchia mediterranea e campi coltivati. I sindaci sono stati in prima linea nelle operazioni di spegnimento.
Il fronte degli incendi riguarda una zona molto estesa tra le Madonie e i Nebrodi. Le due grandi aree boschive, che sono un patrimonio naturalistico protetto, sono ormai unite dal fuoco.
I primi roghi hanno assediato Gangi e da qui il fuoco ha preso nella notte due direzioni: una verso San Mauro Castelverde, e da qui verso Collesano e Lascari, e un’altra verso Geraci Siculo.
Malgrado gli interventi massicci dei canadair, ancora impegnati con i vigili del fuoco e le squadre della Forestale e della Protezione civile, le fiamme spinte dal vento di scirocco sono arrivate a Pettineo e a Castel di Lucio e nelle campagne di Mistretta, sui Nebrodi. Ora puntano verso Tusa.
Le zone devastate abbracciano tre province: Palermo, Enna e Messina. Particolarmente drammatica è la situazione a Castel di Lucio. Il fuoco ha attaccato il costone che sovrasta il paese, aziende zootecniche e abitazioni.
Numerose case sono state evacuate. In tutta l’area interessata dagli incendi si è formata una densa coltre di fumo visibile fino a Capo d’Orlando che rende più problematici gli interventi dei canadair.
Un fronte molto vasto minaccia anche la riserva naturale di monte Campanito. Il fuoco che ha raggiunto i Nebrodi e il Messinese attraversando territori della zona nord dell’Ennese è dunque alle porte di Campanito Sambughetti in territorio di Nicosia (En).
Da tutta la notte la zona è presidiata dalle squadre di terra del corpo forestale che hanno tentato di scongiurare che le fiamme entrassero nel bosco, ma adesso il fronte, che ha dimensioni eccezionali, rischia di attraversare la riserva e si attende l’intervento di un elicottero pesante per le operazioni dall’alto.
Tutta l’area nord ennese è ricoperta da una densa coltre di fumo che rende l’aria irrespirabile.

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