Dall’Afghanistan altri aerei Usa in arrivo a Sigonella

Operazione Allies Refuge: già arrivati in 147 tra richiedenti asilo e militari

CATANIA – Continua il ponte aereo tra l’Afghanistan e la base militare di Sigonella, dove sono previsti nelle prossime ore nuovi arrivi. Ieri sono stati 147 gli evacuati qualificati, atterrati alla Nas Sigonella nell’ambito dell’operazione “Allies Refuge”. Sono arrivati a bordo di un KC-10 Extender della U.S. Air Force dalla base aerea di Al Udeid nel Qatar.
Il numero di persone evacuate è salito a 662. Il primo gruppo era arrivato su un KC-10 Extender dell’U.S. Air Force dalla base aerea di Al Udeid, Qatar, poi ci sono stati altri due arrivi con altrettanti C-17 Globemaster III.
Le persone che arrivano sono sottoposte al test per il Covid-19. Inoltre, è stata predisposta un’assistenza medica per valutare e fornire assistenza a chiunque abbia ferite o altri problemi medici.
Saranno ospitate in due edifici della caserma come alloggio temporaneo nella base, dove è stata allestita una mensa che rispetta i precetti religiosi Halal e sono state realizzate aree per attività religiose e ricreative.
L’operazione “Allies Refuge” è il piano del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per l’evacuazione sicura di cittadini statunitensi, dei richiedenti visto di immigrazione speciale e di altri afghani a rischio, nel modo più rapido e sicuro possibile.
Lavorando in collaborazione con i suoi alleati dell’Aeronautica militare italiana e del governo italiano, la Nas Sigonella, rende noto l’ufficio stampa, sta fungendo da luogo di transito per gli sfollati prima del loro successivo spostamento verso altre località.
“Non potrei essere più orgoglioso di ognuno di voi”, ha detto il Capitano di Vascello Kevin Pickard, comandante della Nas Sigonella, nel corso di un meeting con il personale della US Air Force, del Corpo dei Marines, della Marina e del Dipartimento di Stato statunitensi, svoltosi prima dell’atterraggio del primo aereo”.
“Vedere come questa base sia in grado di fornire supporto in tutta Italia è davvero impressionante – ha aggiunto – le persone che stiamo aiutando stanno per unirsi alla nostra famiglia americana. Siamo orgogliosi di accoglierli a braccia aperte”.
“Questa è una missione a breve termine ed è una priorità nazionale per la Nas Sigonella e la sua squadra – ha detto il contrammiraglio Scott Gray, comandante per la Marina Usa Regione Europa, Africa e Centrale -. Hanno smosso cielo e terra per essere pronti a prendersi cura delle persone che lasciano una situazione disperata e li stanno trattando con dignità e rispetto. Non si sono limitati a completare la missione. Sono andati oltre per aiutare il popolo afgano al meglio delle loro capacità e con il cuore pieno di empatia”.
Conosciuta come “Fulcro del Mediterraneo”, la posizione strategica della Nas Sigonella, ricorda il suo ufficio stampa, unica stazione aerea d’oltremare della Marina statunitense, consente alle forze degli Stati Uniti, degli alleati e delle nazioni partner di schierarsi ed essere pronta a rispondere, se richiesto, per garantire la sicurezza e la stabilità in Europa, Africa e nel Comando Centrale.

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