“Covid, cenere e incendi: per la Sicilia un momento terribile”

Musumeci: "Risponderò presto agli sciacalli che mi attaccano". A Palermo i pompieri trentini

CATANIA – “E’ un momento molto difficile tra la cenere dell’Etna, il Covid e adesso gli incendi in Sicilia…”. Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha fatto il conteggio delle sciagure isolane a margine di un vertice regionale di protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni.
Il governatore in questi giorni è stato al centro di numerosi attacchi. “Risponderemo anche ai sindacalisti che fanno politica – dice Musumeci – e risponderemo anche agli sciacalli politici. In questo momento il tema è lavorare per contenere i danni. Consentitemi una sola parola. La prevenzione la Regione la fa nelle aree boschive: ecco, le aree boschive in questi incendi sono interessate solo al 25%. Ci siamo capiti”.
“Contro gli incendi dobbiamo dotarci di strumenti tecnologici – aggiunge il governatore -. Stiamo già immaginando tre o quattro ipotesi diverse. Tenete conto che l’antincendio in Sicilia per 20 anni è stato soltanto un argomento da sindacato, mai un argomento serio da affrontare destinando risorse cospicue. Il corpo forestale era destinato alla morte: su 1.200 dipendenti, in pianta organica ne ho trovati 600. Eravamo arrivati a 300 e per fortuna attraverso il concorso che dovrà essere espletato, se Roma darà l’ok, avremo racimolato oltre 100 nuove unità”.
Affrontato il problema della sicurezza negli stabilimenti balneari, partendo dall’esperienza vissuta alla Plaia: “È necessario dotarli di bocche d’acqua – spiega Musumeci – per facilitare l’intervento dei vigili del fuoco. Occorre che ognuno abbia un piano della sicurezza, bisogna verificare se l’area parcheggi di ogni lido sia essenziale o sia di intralcio in caso di emergenza. Inoltre bisogna effettuare la prevenzione antincendio nei terreni a ridosso delle spiagge, definire e attuare i piani di protezione civile delle zone balneari, alcune delle quali interessate dai roghi devastanti nei giorni scorsi. Eventuali spese potranno essere sostenute con largo concorso della Regione siciliana, ma si tratta principalmente di misure a tutela dei clienti e degli stessi gestori”.
Intanto è arrivato in Sicilia il contingente della protezione civile trentina, partito ieri per portare aiuto contro gli incendi che stanno colpendo la regione. Da domani sarà pienamente operativo nei territori assegnati, così come i contingenti delle altre regioni che hanno inviato aiuti. I vigili del fuoco volontari trentini sono già a Palermo da questa mattina, mentre è da poco arrivata sull’isola anche la colonna dei mezzi pesanti.

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