Segni di violenza su madre e figlia morte a Lentini

Convalidato il fermo del titolare dell'agenzia di pompe funebri, che nega l'omicidio e fornisce una sua versione

SIRACUSA – Segni di violenza riconducibili a una aggressione sarebbero stati ritrovati sui due cadaveri trovati in avanzato stato di decomposizione di Lucia Marino, 56 anni, e della madre Francesca Oliva, 80 anni, a Lentini nel Siracusano.
Le due donne, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, sono state uccise da Adriano Rossitto, 38enne titolare di un’agenzia di pompe funebri, che ieri è stato fermato dai carabinieri per omicidio e occultamento di cadavere. Stamane, davanti al gip del tribunale di Siracusa, l’uomo avrebbe negato, fornendo una sua diversa ricostruzione dei fatti.
Il giudice ha poi deciso che resterà in carcere, convalidando il fermo. Rossitto ha confermato, come evidenziato da filmati di sistemi di videosorveglianza, di essere uscito con l’89enne per una passeggiata; poi, ha sostenuto, l’anziana si sarebbe sentita male e sarebbe morta per cause naturali. Preso dal panico Rossitto l’avrebbe nascosta nel garage. Sarebbe quindi tornato nell’appartamento di via Gorizia dove avrebbe trovato la figlia morta. A quel punto sarebbe scappato via. Una ricostruzione che non ha convinto il giudice per le indagini preliminari.

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