Piantagione di marijuana, il proprietario si giustifica: “E’ light”

Droga in una casa a Giarre e in un terreno a Mascali, ma il principio attivo non è per niente basso

GIARRE (CATANIA) – I carabinieri di Mascali, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato un 33enne di Giarre per coltivazione illecita di droga.
I militari, alle prime ore del mattino, hanno eseguito un blitz in un’abitazione di via Dei Normanni a Giarre e successivamente in un fondo agricolo nella frazione Santa Venera a Mascali.
Guidati dal fiuto dei carni antidroga Ivan e King, i militari hanno trovato e sequestrato nel garage di pertinenza dell’abitazione dell’uomo 8 contenitori di plastica con circa 18 chili di canapa indiana, una bilancia, materiale utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi, mentre uno dei cani ha fiutato in una delle stanze dell’immobile una busta di plastica con circa 800 grammi di semi di canapa indiana.
Nel terreno di Mascali è stata poi individuata una vera e propria piantagione di canapa indiana, servita da un moderno impianto di irrigazione con tanto di centralina elettronica, composto da ben 344 piante.
Il coltivatore, per giustificare la considerevole quantità di droga trovata, ha dichiarato che la canapa indiana coltivata aveva un principio attivo basso rispondente ai parametri limite imposti per la produzione di cannabis sativa. Motivazione confutata dall’analisi eseguita sui numerosi campioni che aveva un principio attivo mediamente triplo rispetto al limite imposto. Il 33enne è stato posto agli arresti domiciliari.

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