Incendi e cenere, la Regione pressa il governo nazionale

Riunita l'Unità di crisi: esercito in campo per spegnere i roghi e 5 milioni per le richieste dei Comuni etnei

CATANIA – Si è riunita d’urgenza stamane l’unità di crisi nazionale della Protezione civile, dopo la richiesta avanzata ieri dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Al centro del confronto “la difficile situazione che l’Isola sta vivendo in queste settimane a causa dell’aumento degli incendi, quasi tutti di origine dolosa, e dell’incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei”.
All’incontro, in videoconferenza, hanno partecipato il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, il comandante nazionale dei Vigili del fuoco, Fabio Dattilo, il capo della direzione centrale della Formazione dei Vigili del fuoco, Gaetano Vallefuoco, e, per la Regione Siciliana, il governatore Musumeci, l’assessore al Territorio, Toto Cordaro, il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, il dirigente generale del Corpo forestale regionale, Giovanni Salerno.
Tutti hanno concordato nel “prevedere un’estate critica, con temperature alte che non fanno presagire certamente niente di buono. Si stanno valutando iniziative possibili per intervenire sul territorio, anche con la presenza di unità dell’Esercito nelle zone rurali particolarmente vulnerabili. Curcio intanto ha assicurato, su richiesta di Musumeci, il celere impegno della Protezione civile nell’erogare 5 milioni di euro per far fronte alle richieste dei sindaci dei Comuni colpiti dalla cenere vulcanica”.
“Quella di ieri è stata una giornata difficile ma purtroppo non la più impegnativa che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, soprattutto in virtù delle alte temperature che ci attendono”, ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Nel corso dell’incontro, sottolinea la Protezione civile, Musumeci ha assicurato che “nelle prossime ore la Regione darà attuazione alla convenzione in essere con il Corpo dei vigili del fuoco sul tema degli incendi boschivi”.
La “necessaria attivazione del Corpo nazionale – ha concluso Curcio – sarà un ulteriore tassello che aumenterà la sicurezza del territorio e che si aggiungerà agli 8 elicotteri della flotta regionale, ai 5.700 operai forestali e agli oltre 300 agenti forestali”.

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