E’ morto Alfonso Giordano, giudice del maxiprocesso

Palermo: aveva 93 anni. Accettò l'incarico rifiutato dai colleghi

PALERMO – E’ morto a Palermo Alfonso Giordano, ex magistrato di 93 anni. E’ stato il presidente della corte d’assise che celebrò il maxiprocesso, primo atto d’accusa alla cupola di Cosa nostra istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ne dà notizia il figlio Stefano, avvocato penalista.
Giordano, che all’epoca del ‘maxi’ era giudice civile, accettò di presiedere la corte dopo il rifiuto di diversi colleghi. Condusse il dibattimento con 475 imputati.
La corte presieduta da Giordano con giudice a latere Pietro Grasso, poi presidente del Senato, concluse il processo superando anche gli ostacoli procedurali sollevati dai difensori degli imputati. Nei confronti dello stesso presidente venne avanzata la ricusazione.
Il verdetto, emesso dopo una camera di consiglio durata 35 giorni, sancì condanne a 19 ergastoli e 2.665 anni di reclusione. Nel 1993 Giordano accettò di presentarsi candidato come sindaco di Palermo per l’unione di centro, risultando terzo dopo Leoluca Orlando e Elda Pucci.

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