Siracusa, cavalli maltrattati e dopati per le corse clandestine

Nel mirino 5 gare con 60 indagati: perquisizioni in maneggi e scuderie di Avola, Noto e Rosolini

NOTO (SIRACUSA) – Sono almeno 5 le gare clandestine di cavalli oggetto delle indagini che i carabinieri di Noto, sotto la direzione del Procuratore Aggiunto Fabio Scavone e del Sostituto Procuratore Gaetano Bono della Procura di Siracusa, stanno svolgendo da mesi nei confronti di numerosi indagati, tra partecipanti e organizzatori.
Dopo aver raccolto sul web numerosi video delle gare clandestine e dopo averne interrotte diverse, i militari hanno denunciato complessivamente 60 persone, prevalentemente giovani, che in passato hanno preso parte alle gare clandestine di cavalli.
A seguito di queste denunce, i carabinieri hanno anche eseguito 18 decreti di perquisizione a carico di altrettanti indagati ritenuti i principali organizzatori delle gare oggetto di indagine, accedendo ad abitazioni, maneggi e scuderie di Avola, Noto e Rosolini.
Nel corso delle ispezioni sono stati trovati numerosi equini maltrattati e diversi farmaci dopanti come riscontrato dai Carabinieri del Nas e dai medici veterinari dell’Asp intervenuti a supporto delle operazioni.
L’indagine fa luce su un fenomeno che da anni si ripete nelle strade provinciali e statali del Siracusano e del Catanese, secondo uno schema ripetuto.
Solitamente alle prime ore del mattino, in un contesto di scommesse che arrivano a puntate da addirittura 10.000 euro, decine di persone si danno appuntamento a bordo di scooter e auto per assistere e incitare la gara di due calessi trainati da altrettanti cavalli lanciati al galoppo sfrenato.
Gli astanti seguono e scortano i cavalli in corsa sulle strade extraurbane costringendo gli automobilisti in transito a farsi precipitosamente da parte, mettendo in pericolo l’incolumità degli utenti della strada e degli stessi animali, il più delle volte dopati e duramente percossi dai driver.

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