Catania, scatta l’emergenza incendi

di Tonino Demana. Troppi terreni incolti a ridosso delle case, migliaia di persone a rischio. Il presidente di municipalità: "Per la prevenzione è tardi"

CATANIA – Il caldo di queste ore e l’afa prevista fino al week end fanno scattare l’allarme incendi in tutta la città di Catania e nelle periferie, già teatro di roghi più o meno estesi. Una situazione che rischia di superare i livelli di guardia e che dev’essere affrontata con urgenza, visto che molte zone rischiano di essere incenerite con la possibilità che le fiamme possano raggiungere abitazioni ed attività commerciali.
“Passato il G20 – afferma il presidente del III municipio di Catania Paolo Ferrara – auspichiamo che il Comune possa intervenire nelle aree della città maggiormente a rischio. In particolare nel territorio di ‘Borgo-Sanzio’ abbiamo segnalato le zone di via San Filippo Neri, via dei Salesiani, via Lecce, il Parco Gioeni e via Mafalda di Savoia, su quest’ultima persiste un’area recintata ed abbandonata). Naturalmente ci rendiamo conto che i lavori di salvaguardia dai roghi vanno compiuti in primavera e non a ridosso del periodo estivo ma è altrettanto vero che, lasciarsi andare alle polemiche sterili, non comporterebbe nessun vantaggio per l’intera città”.
“Il problema delle fiamme – continua Ferrara – è una questione che tocca l’intera fascia esterna del capoluogo etneo. Terreni, vasti decine di ettari, possono prendere fuoco in pochissimo tempo, mettendo a rischio la sicurezza di migliaia di persone. Interventi radicali nel breve e medio periodo per evitare che le squadre dei vigili del fuoco facciano la spola da una parte all’altra della città per domare le fiamme. Un problema che, negli anni precedenti, si è verificato perfino all’interno dei parchi cittadini; aree attrezzate, proprio come il parco Gioeni, troppo grandi per essere controllate adeguatamente”.

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