Ferita alla mano tradisce il rapinatore seriale

Cinque i colpi contestati al 41enne di Belpasso: presi di mira supermercati, banche e farmacie VIDEO

PATERNO’ (CATANIA) – I carabinieri di Paternò hanno arrestato il 41enne Salvatore Sambataro, di Belpasso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catania.
Già lo scorso 18 febbraio i militari, dopo le indagini su una rapina effettuata il 1° febbraio in un istituto bancario in piazza Indipendenza a Paternò, avevano proceduto al fermo del 41enne, poi convalidato dal gip. In quell’occasione, Sambataro si era ferito alla mano con il taglierino usato per terrorizzare i presenti.
Il 41enne era diventato una vera e propria piaga per i supermercati paternesi e dei vicini paesi di Belpasso e Biancavilla. Tutti gli assalti erano connotati dall’uso di una pistola e di un ciclomotore Honda.

Il rapinatore utilizzava le casse degli esercizi commerciali come veri e propri sportelli bancomat, basti pensare che un supermercato di Biancavilla ha subìto la sua “sgradita” visita gli scorsi 18 dicembre, 30 gennaio e 12 febbraio.
In totale sono 5 le rapine oggetto di contestazione, che hanno fruttato circa 4.000 euro. Sambataro è stato incastrato dalla ferita alla mano sulla quale si sono focalizzati gli investigatori nell’analisi dei filmati di videosorveglianza degli esercizi commerciali rapinati in seguito.
Nel corso della rapina del 13 febbraio scorso in un supermercato di Belpasso, il titolare con grande coraggio lo ha affrontato, riuscendo a disarmarlo ma non riuscendo a impedirne la fuga a piedi.
In quell’occasione i militari hanno repertato la pistola utilizzata, rivelatasi a salve e priva del tappo rosso, e hanno sequestrato lo scooter, risultato rubato, che Sambataro aveva lasciato con il motore acceso per fuggire dopo il colpo.
Gli elementi utili per l’identificazione del rapinatore sono stati vagliati dal gip che ha emesso il provvedimento, che è stato notificato al rapinatore già rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza in seguito alle rapine già contestategli ai danni della banca e di una farmacia di Paternò.

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