“Sicilia zona gialla? Servono i numeri”

Musumeci: "Qui più che altrove necessari i ristori. Nel fine settimana quadruplicate le dosi di AstraZeneca"

PALERMO – “E’ difficile poter pensare a uno scenario a distanza di una settimana, diciamo che operiamo guardando i dati alla giornata. Con il cuore vorremmo essere zona gialla, con la ragione vogliamo aspettare il dato numerico”. Il presidente della Regione Nello Musumeci vorrebbe essere ottimista, ma non può. La Sicilia è ancora in piena tempesta.
“Certamente guardiamo tutti alla speranza di poter presto riaprire e al tempo stesso di poter ricevere gli operatori economici i famosi sostegni di cui in Sicilia più che altrove c’è bisogno per la fragilità del tessuto imprenditoriale e per i pericoli che corrono gli imprenditori, con il risveglio dell’usura. Tutto questo – sottolinea il governatore – può essere neutralizzato solo con un arrivo tempestivo dei ristori”.
Musumeci trova qualche lato incoraggiante: “Sono convintissimo del successo dell’Open weekend. Abbiamo quadruplicato in una settimana la somministrazione del vaccino AstraZeneca, passando da 1.400 dosi in un giorno alle 9.800 di venerdì scorso. Tra venerdì e domenica abbiamo somministrato complessivamente 26.242 mila dosi”.
“Tutto questo – sottolinea Musumeci – superando la diffidenza che si era creata nella nostra regione verso AstraZeneca. Ricordo che in Sicilia ci sono stati cinque casi di mortalità per trombosi legati a una sospetta correlazione con il vaccino. Adesso dobbiamo adesso puntare alla somministrazione del vaccino andando anche in periferia, con i medici di famiglia e con le farmacie”.
Il presidente commenta le polemiche dei giorni scorsi e la richiesta da parte dell’opposizione di inviare un commissario in Sicilia per occuparsi dell’emergenza Covid: “Gli attacchi contro di me sulla vicenda delle dimissioni di Razza e sull’interim che ho assunto alla Sanità? Per usare una metafora in questo momento noi siamo un esercito in marcia e un esercito in marcia non si ferma per fucilare i disertori, li abbandona per strada al loro destino”.

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