Torna AstraZeneca: “Lo rifiutate? Sarete ricontattati”

Dopo lo stop riprendono le vaccinazioni. Locatelli: "Chi non lo vuole ne avrà un altro più avanti". Rezza: "Abbiamo moltissime richieste, la gente non ha paura"

ROMA – Sono ripartite dal drive through della Difesa al Parco del Trenno di Milano, il più grande d’Italia, le somministrazioni con AstraZeneca. Ieri l’Ema, dopo la sospensione delle somministrazioni in via precauzionale in Italia e altri Paesi Ue, ha dato il via libera alla ripresa delle inoculazioni del vaccino di Oxford. A breve ripartiranno anche gli altri drive through della Difesa a Roma, Caserta e Cosenza.
Le vaccinazioni “possono essere riprese con l’esclusione dei lotti al momento posti sotto sequestro, per i quali si resta in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria”, dice la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale della prevenzione Gianni Rezza.
“Se una persona viene chiamata per il vaccino di AstraZeneca e rifiuta di vaccinarsi verrà successivamente nel tempo considerata per altre tipologie di vaccini. Sono state date indicazioni per un uso preferenziale dei vaccini a mRna per gli over-80, personale sanitario o Rsa e soggetti estremamente vulnerabili”, spiega il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli durante la conferenza stampa al ministero.
“Le autorità regolatorie nazionali hanno un loro grado di autonomia per decidere restrizioni d’uso. Noi abbiamo valutato e non riteniamo che sussistano motivi per procedere ad una restrizione di impiego d’uso del vaccino AstraZeneca sotto i 55 anni di età come deciso in Francia”, aggiunge Locatelli, sottolineando che la maggioranza delle vaccinazioni con AstraZeneca sono state fatte proprio in questa fascia di età ed è dunque consequenziale che gli eventi rari segnalati si siano verificati in tale fascia.
“Non vedo alcun motivo per riconsiderare gli studi per la valutazione dei vaccini anche in età pediatrica – conclude -. Infatti, a fronte di 25 casi di trombosi rara su 20 mln di vaccinati, va ricordato che in Italia purtroppo una decina di bambini ha perso la vita proprio Covid-19”.
Rezza fa sapere che “già diverse regioni ci hanno chiamato dicendo che hanno liste di attesa lunghe e chiedendo di riprendere la vaccinazione. Quindi la percezione del rischio è molto alta e credo che la voglia dei cittadini di essere vaccinati è alta, e se qualcuno rinuncia ci saranno molti altri che vorranno vaccinarsi. Aiuteremo le regioni ad accelerare la campagna”.

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