All’aeroporto di Catania in treno

Inaugurata la nuova fermata ferroviaria di Fontanarossa. Scatta anche il servizio di bus navetta Amt

Inaugurata a Catania la nuova fermata ferroviaria “Catania aeroporto Fontanarossa”. L’infrastruttura, costata 5 milioni di euro e realizzata in due anni da Rfi, consente di collegare per la prima volta l’aeroporto etneo Vincenzo Bellini alle linee ferroviarie regionali.
Al viaggio inaugurale hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, Francesca Moraci, componente Cda FS Italiane, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’ad di Sac Nico Torrisi, il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri.
Da oggi giornalmente faranno sosta alla stazione “Catania aeroporto Fontanarossa” cinquanta treni sugli itinerari Messina-Catania, Catania-Siracusa, Catania-Caltanissetta, Catania-Caltagirone, Catania-Palermo. I treni collegheranno l’aeroporto al resto della Sicilia dalle 04:50 alle 22:42 (primo treno in arrivo 04:50, ultimo in partenza alle 22:42).
E’ in programma l’aumento delle corse Taormina-Catania con il prolungamento fino alla stazione di Bicocca, per una diretta connessione tra la Perla dello Jonio e l’aeroporto di Catania, così come previsto dal contratto di servizio siglato tra Regione Siciliana e Rfi.
Una navetta gratuita dell’Azienda metropolitana trasporti garantirà il collegamento fra la stazione e lo scalo aeroportuale attraverso la bretella stradale realizzata dalla Sac, la società che gestisce lo scalo aereo, sui terreni che appartenevano all’Aeronautica militare. Per realizzarla è stata sostenuta una spesa di 1,5 milioni di euro.
Per la realizzazione della stazione ferroviaria “Catania aeroporto Fontanarossa” Rfi ha investito 6,5 milioni di euro (contratto di programma Mit – Rfi 2017-2021). La struttura ha due banchine da 200 m circa con moderne pensiline, un sottopasso di attraversamento, rampe di scale e ascensori ed è adeguata agli standard di abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, è dotata di Impianto antintrusione-controllo accessi, sistema di telecamere a circuito chiuso, impianto informazione al pubblico.
“La città di Catania ha finalmente una stazione treni a poche centinaia di metri dell’aeroporto agevolmente raggiungibile con navette bus, così da intercettare volumi di traffico automobilistico che inquinano e ingolfano la nostra area urbana e soprattutto trasforma il sistema di trasporto da ordinario a intermodale, una mancanza che finora ha bloccato lo sviluppo dell’aeroporto tanto da escluderlo dalla categoria comunitaria Ten-T”, ha detto il sindaco Salvo Pogliese.
“Un’opera strategica che riconferma la centralità del capoluogo etneo e della sua area metropolitana nello scacchiere dello sviluppo della Sicilia orientale – ha continuato il sindaco -, anche per via dell’esponenziale crescita dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa che in epoca pre Covid registrava già oltre dieci milioni di passeggeri all’anno”.
“La stazione ferroviaria di Fontanarossa risolve il problema dell’interscambio tra Ferrovia e Aeroporto, in attesa della più complessa soluzione definitiva, auspico nel 2026, di una soluzione che coinvolgerà in un grande area e il nodo ferroviario di Catania e il completamento della metro, progetto di cui abbiamo intercettato il finanziamento comunitario, a completamento di un piano di infrastrutture che pone Catania, finalmente, come metropoli del Mediterraneo e su cui tutti gli attori istituzionali hanno convenuto”, ha concluso Pogliese.
“Stiamo dando una svolta in chiave sostenibile alla mobilità – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone – perché questa è una struttura semplice, ma assolutamente strategica, sui cui il governo Musumeci ha sempre creduto e che è stata realizzata grazie all’impegno sinergico di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Finalmente i treni arriveranno all’aeroporto Vincenzo Bellini. Il treno che viene da Messina, da Siracusa, da Enna o da Caltanissetta non dovrà più fermarsi a Catania Centrale, ma potrà fare sosta direttamente in questa stazione che oggi ha due binari, ma ne avrà presto anche un terzo accrescendo le sue potenzialità nel quadro delle opere ferroviarie in corso di realizzazione nella Sicilia orientale: l’aggiudicazione della Giampilieri-Fiumefreddo sulla Messina-Catania, la prossima aggiudicazione del bando per la tratta Dittaino-Enna sulla Catania-Palermo, la nuova stazione Cappuccini di Acireale per la quale la prossima settimana firmeremo il decreto di finanziamento”.
“Il mio sogno – ha aggiunto Falcone – è creare un tunnel soprelevato con un tapis roulant che da questa nuova stazione arrivi direttamente all’aeroporto. Se il territorio avrà questa volontà, la Regione è pronta a mettere i soldi. Oggi si parte con 50 treni che si fermeranno nella nuova stazione, ma in base all’aumento del traffico aereo potremo farli diventare 75-80 al giorno. Una grande svolta grazie all’impegno della Regione per avere più convogli sulle ferrovie siciliane, a cominciare dai 12 nuovi “Pop” che avremo da settembre”.
 

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