Catania: da 10 mesi senza stipendio, protestano dipendenti Fortè

Il sindacato: "Situazione non più tollerabile"

CATANIA – A seguito della proclamazione dello sciopero regionale dei lavoratori dell’azienda Meridi per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze ai lavoratori dal maggio 2020, domani 9.30 si terrà un presidio davanti al supermercato Fortè via Renato Imbriani 115 a Catania. Lo annuncia la Filcams Cgil ricordando che la catena nella provincia etnea ha nove punti vendita.
“Dal 9 gennaio 2020 – dice il sindacato – l’azienda è in amministrazione straordinaria a causa del fallimento del gruppo di proprietà di Nino Pulvirenti. Se da un lato in questi ultimi 15 mesi sono stati tenuti aperti tutti i punti vendita in Sicilia, dall’altro l’amministrazione non è riuscita a pagare le spettanze ai lavoratori che tra mensilità, 13esima e 14esima hanno raggiunto circa 10 mensilità arretrate. Da gennaio 2020 a marzo 2021 più di 200 lavoratori in Sicilia hanno deciso di dimettersi per potere beneficiare di un ristoro economico attraverso la Naspi e altrettanto sono rimasti in forza”.
Per Davide Foti, segretario generale Filcams Cgil Catania è “una situazione orami non più gestibile e tollerabile, in continuità con i vecchi problemi del passato. Dieci mensilità di arretrato non possono essere giustificati soprattutto dal fatto che è lo Stato a gestire questa procedura di crisi”.
“Senza tener conto delle indicazioni sindacali – aggiunge Foti – i commissari hanno attuato anche una cassa integrazione che non ha permesso ai dipendenti di risparmiare nella gestione degli spostamenti e delle giornate, dimezzando orari di lavoro in maniera orizzontale. La Filcams regionale ha scritto al ministero dello Sviluppo economico per chiedere conto di quello che sta succedendo, ma al momento tutto tace”.

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