Trombosi dopo AstraZeneca, morta docente messinese. I familiari: “Vaccinatevi”

di Tonino Demana. Presentato un esposto-denuncia sul decesso della 55enne Augusta Turiaco

MESSINA – Dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino aveva mostrato orgogliosamente la foto su Facebook con il template di sfondo “Ho fatto il vaccino”, quel siero di AstraZeneca che potrebbe esserle stato fatale.
Morte cerebrale per Augusta Turiaco, 55 anni, docente messinese sottoposta a vaccino l’11 marzo scorso. La donna dopo qualche giorno è stata trasportata d’urgenza al Policlinico, dove le è stata riscontrata una trombosi cui sono seguite delle complicanze cerebrali, compresa una devastante emorragia al cervello. La Procura di Messina ha conferito l’incarico al medico legale per gli accertamenti.
Augusta Turiaco, insegnante di musica alla scuola media Mazzini-Gallo, è stata sottoposta a ben cinque interventi al Policlinico, ma non c’è stato nulla da fare.
La lista delle morti sospette in Sicilia dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca si allunga tristemente. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta; sono stati già sentiti i familiari, tra cui il padre della donna, il prof. Paolo Turiaco, che è stato per molti anni il console onorario della Germania federale in Sicilia. La stessa maestra aveva la doppia cittadinanza, italiana e tedesca.
Il legale che assiste la famiglia in questa tragedia, l’avv. Daniela Agnello, ha depositato un lungo esposto-denuncia in cui ricostruisce tutta la vicenda. Un esposto inviato tra l’altro anche al presidente del Consiglio Mario Draghi e a vari ministeri, tra cui quello della Salute, all’Aifa e all’Istituto superiore di Sanità.
Alla donna saranno espiantate le cornee, il fegato e i reni per la donazione. Prima verranno eseguite le biopsie i cui esiti possono essere utili agli investigatori.
I due figli, il marito, i fratelli, hanno comunque lanciato un appello ai messinesi: “Vaccinatevi, è l’unico modo per uscire dalla pandemia. Augusta era una persona straordinaria nella sua normalità, ha trascorso la sua vita prima tra le sale di concerto e poi tra i banchi di scuola come insegnante. Cittadina e donna onesta, nelle scorse settimane si era sottoposta con entusiasmo alla campagna vaccinale, salvo poi vedersi coinvolta in un incubo che ha avuto purtroppo un esito infausto. Come estremo gesto d’amore, aveva manifestato la volontà di donare gli organi”.
La famiglia ringrazia “l’encomiabile sforzo dei Medici del Policlinico di Messina che hanno seguito incessantemente la vicenda, facendo il possibile”.

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