Raid in moto nei parchi protetti

Multati in 7 nelle aree del Parco dell'Etna e del Parco dell'Alcantara. Caputo: "Nessuna tregua per vandali e zozzoni"

CATANIA – I carabinieri di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa, coadiuvati dai colleghi del nucleo radiomobile di Randazzo, nell’ambito delle attività finalizzate a garantire l’osservanza delle norme per il contenimento del fenomeno epidemico, hanno svolto un servizio nei territori compresi tra il “Parco dell’Etna” e il “Parco fluviale dell’Alcantara”.
In particolare l’attività è stata indirizzata al controllo dei numerosi motociclisti che, sovente, sono soliti utilizzare quei percorsi a bordo delle proprie moto da enduro. In particolare l’attività ha poi portato i militari ad elevare la prevista sanzione amministrativa nei confronti di 7 motocilisti per inottemperanza alle vigenti norme anti Covid-19.
Soddisfatto il presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo che, da settimane, denuncia i raid all’interno del territorio naturalistico protetto: “Il parco è un parco naturale non un parco giochi, ringrazio le forze dell’ordine per il loro operato. Il nostro è un’ecosistema unico al mondo che va tutelato e preservato nell’interesse dell’intera comunità dell’Etna. Non si possono permettere queste scorribande che non rispettano l’ambiente e che non tengono in alcun modo in considerazione gli altri fruitori che vulcano che, attraverso i sentieri e le aree di sosta, possono godere del silenzio e della natura di luoghi che dovranno tornare a essere incontaminati. Non daremo tregua a vandali e zozzoni”.

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