Catania in riserva: spunta il rosso

di Alberto Cigalini. Rossazzurri spenti e affaticati, il turnover non decolla: pari senza reti a Pagani, espulso Tonucci nel finale (f. Galtieri)

a.cig.) Si è giocato, e questa è una notizia. Paganese-Catania, la partita dei rinvii per maltempo, è stata disputata regolarmente in un bel pomeriggio di sole. Di bello, però, al Marcello Torre non si è visto altro.
Il recupero della prima giornata di andata è uno di quegli incontri da consegnare rapidamente all’oblio. Novanta minuti mediocri, pieni di errori, di scarsi contenuti tecnici e con pochissime emozioni. Un’occasione sprecata per i rossazzurri, che non vanno oltre il pareggio senza reti mancando l’aggancio al Catanzaro e al quarto posto.
Opposto a una Paganese con sette assenti (seppur in risalita: tre vittorie di fila in casa) e alle prese con un terreno sì asciutto ma fortemente irregolare, il Catania non a riesce a far valere il tasso tecnico superiore pagando dazio agli impegni ravvicinati con una prova insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
Il turnover imposto dai ritmi forsennati del calendario porta Raffaele a disegnare un 3-4-3 con ben sei undicesimi nuovi rispetto a domenica scorsa. Ritocchi equamente distribuiti per reparto: Claiton e Tonucci in difesa, Albertini e Rosaia a centrocampo, Sarao e Golfo in attacco.
Cambiare tanto non basta per garantire freschezza di idee e di gamba ai rossazzurri, tra i quali più di un elemento non è al meglio della condizione. Troppi lanci lunghi, troppi errori tecnici, troppa approssimazione.
Nel primo tempo il Catania mette insieme quattro tentativi, firmati da Pinto (sinistro oltre la traversa dopo una trattenuta in area sospetta su Silvestri), Golfo (colpo di testa in assoluta solitudine nei pressi del dischetto con palla oltre la traversa), Rosaia (botta alta dai venti metri) e Tonucci (traversone che sfiora il montante).
Anche la Paganese, che non può non metterla sull’agonismo, ha le sue occasioni, la migliore delle quali con Raffini, che da due metri riesce a non inquadrare la porta su traversone basso di Guadagni.
Il tiro sul fondo di Zanini in avvio e un tocco di poco a lato dello stesso Raffini su corner dalla destra completano il quadro di 45′ non esaltanti. Il fatto è che la ripresa è peggio.
Il tentativo di Pinto, che sbuca sul secondo palo su un pallone prolungato da Russotto trovando l’intervento tutto sommato agevole in due tempi di Baiocco, apre una seconda frazione in cui l’atteso cambio di passo, sulla scorta di quanto accaduto in altre uscite recenti, non arriva.
Anzi. Il Catania non trova neppure quegli sprazzi isolati della prima metà di gara. Inutili i cambi di modulo (4-2-4 e 3-4-1-2), inefficaci le sostituzioni. Tra un pallone a campanile e un passaggio sbagliato, si arriva all’episodio che pone fine alle residue speranze di Raffaele: Tonucci scalcia inutilmente e ingenuamente Mattia in caduta proprio sotto gli occhi del guardalinee e viene espulso lasciando i compagni in dieci.
Squalifica in arrivo come per Sales, diffidato e ammonito nel finale. Mesta conclusione di un pomeriggio tutt’altro che allegro.
PAGANESE-CATANIA 0-0
Paganese (3-5-2): Baiocco 6; Schiavino 6, Sbampato 6, Sirignano 6 (40′ st Cigagna sv); Carotenuto 5.5 (11′ st Gaeta 6), Onescu 6, Bramati 5.5 (11′ st Mattia 6), Zanini 6, Squillace 6 (40′ st Scarpa sv); Raffini 5, Guadagni 5 (30′ st Bonavolonta sv). In panchina: Campani, Fasan, Esposito, Perazzolo, Curci, Antezza. Allenatore: Di Napoli 6
Catania (3-4-3): Confente 6; Tonucci 4.5, Claiton 5.5 (30′ st Sales sv), Silvestri 6; Albertini 5.5 (16′ st Di Piazza 5), Welbeck 5.5, Rosaia 5, Pinto 5.5; Golfo 5 (39′ st Giosa sv), Sarao 5.5 (39′ st Maldonado sv), Russotto 5 (30′ st Calapai sv). In panchina: Santurro, Reginaldo, Vrikkis, Izco, Manneh. Allenatore: Raffaele 5.5
Arbitro: Colombo di Como 6.
Note: espulso al 36′ Tonucci. Ammoniti Bramati, Claiton, Sbampato, Sarao, Sales, Gaeta. Angoli: 3-4 Recupero: 1′; 5′.
 

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