“Trasporti? E’ un binario morto”

Cgil e Filt avvertono: "L'insularità costa alla Sicilia 8 miliardi l'anno. Penalizzati turismo, imprese e mercati"

PALERMO – E’ un sistema dei trasporti, quello siciliano, che rende difficile la mobilità interna e non agevola turismo, imprese e mercati. Ad accendere i riflettori sull’argomento sono la Cgil e la Filt regionali che hanno organizzato in web conference un dibattito, dal tema: “Mettiamo i trasporti sulla buona strada”, con la partecipazione di Maurizio Landini, leader della Cgil e del ministro Paola De Micheli.
“Oggi – ha detto Franco Spanò, segretario della Filt regionale – la condizione di insularità costa alla Sicilia 8 miliardi l’anno. Si aggiungono i problemi dei collegamenti interni. Per questo occorrono investimenti in infrastrutture e velocizzazione della spesa. Il tema della continuità territoriale sia prioritario nell’agenda del governo nazionale e di quello regionale”.
Il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ha detto che “il quadro di riferimento dovrebbe essere un piano regionale dei trasporti che risolva anche il problema di un terzo dei 390 comuni siciliani oggi non serviti da mezzi di trasporto pubblico”. Quanto al tema dell’attraversamento dello Stretto “oggi l’alta velocità nell’attraversamento marittimo con mezzi veloci – ha sostenuto Spanò – rappresenta un vero e proprio sistema integrato che deve essere potenziato e connesso alla Sicilia con quello del servizio ferroviario regionale”.
Oggi la Sicilia sconta un sistema ferroviario insufficiente, con solo il 12% dei 1.490 km di rete a doppio binario e il 37% elettrificata. Tempi lunghi di percorrenza appena 441 corse di treni regionali contro le 2.396 della Lombardia, aree importanti non servite e il 90% delle merci che viaggia su gomma. Si aggiunge la mancanza di collegamenti intermodali.
Tra le proposte della Cgil la creazione di due enti di gestione per i sei scali aeroportuali, per la Sicilia occidentale e orientale. Per quanto riguarda le ferrovie centrali, per il sindacato, sono i temi dell’alta velocità indispensabile per lo sviluppo produttivo e del raddoppio lungo l’itinerario Messina-Palermo-Catania. La Cgil sollecita il finanziamento degli assi viari Ragusa-Catania e Gela-Agrigento-Trapani, la conclusione delle manutenzioni e della riqualificazione dell’A19, della Palermo-Agrigento, della Nord-Sud e il potenziamento del collegamento della Statale Agrigento-Caltanissetta.

scroll to top