Sarao di pre…Potenza: vai Catania

di Alberto Cigalini. I rossazzurri passano in Lucania con un colpo di testa del centravanti nel finale (f. Galtieri): settimo risultato utile di fila e quarto posto in classifica. Gara a lungo bloccata, bene la difesa

a.cig.) Il Catania non si ferma più. Lo dicono i numeri e lo dice la classifica, sempre più interessante: settimo risultato utile di fila, quinta vittoria esterna stagionale, secondo colpo consecutivo in trasferta e un quarto posto che senza i due punti di penalizzazione (oggetto di ricorso) vorrebbe dire terza piazza alle spalle di Ternana e Bari.
Il successo di Potenza matura in una delle tante, classiche partite di Serie C: agonismo, gioco spezzettato, occasioni da gol solo sporadiche. E l’immancabile calcio piazzato – vecchio pezzo forte rossazzurro – a far saltare il canovaccio di una sfida bloccata. Il colpo di testa di Sarao nel finale di gara si riallaccia a una lunga serie di episodi analoghi in questa stagione e vale il blitz da tre punti.
Venire a capo di un match del genere non è uno scherzo. Per tanti motivi. Senza sei uomini, tra i quali Pecorino, Raffaele vara un 3-5-2 flessibile, nel quale la variabile è proprio il titolare dell’ultim’ora: Piovanello oscilla tra la posizione di mezzala e quella di esterno sinistro d’attacco in un tridente in cui Piccolo cerca le zolle di destra e Sarao fa il centravanti.
Il Catania potrebbe mettere in discesa la contesa dopo soli 6 minuti, quando Sarao, liberato da un buco difensivo di Conson, scaglia un sinistro ravvicinato che Marcone neutralizza di piede. Il gol mancato sarebbe stato il grimaldello in grado di aprire subito la partita, che invece assume un’altra piega.
Il Potenza, pur recuperando in qualche modo l’acciaccato capocannoniere Cianci, rimane molto basso, perennemente sulla difensiva, così da evitare di essere attaccato alle spalle dei cursori di centrocampo, situazione che più volte ha compromesso le partite dei lucani.
Contro la peggiore difesa del campionato, protetta da un prudentissimo 3-4-2-1 nel quale di fatto in attacco gioca solo Cianci con Ricci e Compagnon in sporadico appoggio e sempre attenti a rinculare sulla mediana, il Catania trascorre l’intero primo tempo senza trovare varchi utili per sfondare.
Agli etnei, oltre alla combattività di Pecorino, mancano un po’ di palleggio a centrocampo, orfano del play Maldonado, e la profondità delle fasce, poco sfruttate. Quando accade, ecco maturare l’altra vera palla gol della prima frazione: spunto di Piovanello, lesto ad andare via a Di Somma, e sfera che attraversa l’area sino ad arrivare all’accorrente Calapai, che colpisce però senza la necessaria cooordinazione spedendo il pallone ben oltre la traversa.
La situazione non cambia neppure nella ripresa. Piccolo, non ancora al top della condizione, non si accende e il Catania non trova la scintilla. Il Potenza guadagna qualche metro e cerca per la prima volta la porta di Confente, sin lì inoperoso, con un sinistro dal limite di Compagnon di poco a lato. Fiammata tutto sommato isolata in una sfida che non decolla.
I rossazzurri concedono quasi nulla in difesa, ma in avanti non riescono a trovare sbocchi. Neppure l’innesto di Reginaldo per Piovanello con il ritorno a un 3-5-2 più classico e la coppia d’attacco già vista nella prima fase del campionato riesce a modificare qualcosa.
Il Catania rischia su una palla persa malamente a centrocampo da Welbeck a beneficio di Cianci, il cui tiro viene deviato in angolo da Confente, ma a 6′ dallo scadere sfodera la giocata risolutiva rispolverando un classico: il gol da calcio piazzato. Merito di Sarao, che dopo una partita trascorsa a fare a sportellate con Conson azzecca, con la complicità di Silvestri, il colpo di testa vincente su punizione dalla trequarti del nuovo entrato Dall’Oglio.
Poco dopo l’arbitro decide di sorvolare su un tocco di braccio di Conson in area su conclusione di Biondi, ma le proteste sfumano presto nel triplice fischio che consegna agli etnei e a Raffaele, grande ex di turno, tre punti che valgono la quarta piazza accanto al Catanzaro. Guarda caso, il prossimo avversario, atteso mercoledì in Sicilia per uno scontro diretto ad alta quota nell’ultimo impegno del 2020 prima della sosta. Non male, come menù prenatalizio.
POTENZA-CATANIA 0-1
Potenza (3-4-2-1): Marcone; Conson, Di Somma, Zampa; Coccia (41′ st Nigro), Coppola, Sandri, Panico; Ricci (24′ st Di Livio), Compagnon (27′ st Volpe); Cianci. In panchina: Santopadre, Brescia, Romei, Spedalieri, Viteritti, Fontana, Iacullo, Lauro, Lorusso. Allenatore: Capuano.
Catania (3-5-2): Confente; Noce, Silvestri, Zanchi (45′ st Pellegrini); Calapai, Rosaia (23′ st Dall’Oglio), Welbeck, Piovanello (23′ st Reginaldo), Biondi; Sarao, Piccolo (36′ st Izco). In panchina: Martinez, Della Valle, Albertini, Panebianco, Manneh, Gatto, Vrikkis. Allenatore: Raffaele.
Arbitro: Tremolada di Monza.
Rete: 39′ st Sarao.
Note: allontanato per proteste il presidente del Potenza, Caiata (48′ st). Ammoniti Sandri, Piovanello, Ricci, Welbeck. Angoli: 2-1. Recupero: 0′; 5′.

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