Catania, violenze sulle donne in aumento

Più casi familiari anche a causa del lockdown. Musumeci: "Non serve giornata dei rituali, ma impegni concreti". I dati. VIDEOFOTO

CATANIA – Un trend in aumento nella provincia di Catania dei casi di violenza sulle donne è emerso da una analisi dei dati statistici fatta dalla Polizia di Stato di Catania che ha emesso 67 ammonimenti, con una contrazione del fenomeno registratasi solamente durante il periodo del lockdown ed ampiamente superata nei mesi successivi.
I dati sono stati resi noti dalla Questura di Catania in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Gli agenti della Questura durante il primo lockdown sono intervenuti diverse volte in situazioni di violenza domestica o maltrattamenti.

I dati relativi all’adozione della misura dell’ammonimento per atti persecutori parlano di un incremento del 16% nel periodo successivo al lockdown (da giugno 2020 a oggi) rispetto allo stesso periodo del 2019. Massima attenzione è stata data anche ai cosiddetti “reati spia” che consentono agli operatori della Polizia di Stato di pronosticare il possibile degenerare di situazioni familiari: nell’area di Catania e della sua provincia nel 2020 si sono registrati 220 reati di atti persecutori e 347 reati di maltrattamenti a familiari e/o conviventi.
Sul fronte della prevenzione/repressione, nello stesso periodo sono stati 15 gli arresti operati dagli uomini delle Volanti per reati di maltrattamenti in famiglia, violenza di genere o su minori; 21 sono state le persone denunciate Di grande utilità si è rivelata l’app YOUPOL, attraverso la quale la Polizia di Stato ha raccolto 41 segnalazioni, di cui 27 in forma anonima e 14 da parte di utenti registrati.

I carabinieri di Catania, invece, comunicano che circa 300 donne in quattro anni di attività del progetto “Una stanza tutta per sé” sono state ascoltate nell’Aula per le audizioni dedicata all’accoglienzae all’ascolto delle donne vittime di violenza ed inaugurata nel Comando dei carabinieri il 25 novembre 2016, grazie ad una collaborazione con il Soroptimist e rafforzatasi con il Protocollo d’intesa siglato a novembre 2019.
Dall’1 gennaio scorso i carabinieri della provincia etnea hanno arrestato 88 persone e denunciatone 440 per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenze sessuali. Il Comando provinciale carabinieri di Catania, oltre a promuovere nel capoluogo e nella provincia iniziative formative tese a favorire la condivisione di best practices nella tutela delle donne vittime di violenza, ha aderito alla campagna internazionale “Orange the World” illuminando la propria sede di arancione. Stamane una delegazione del Soroptimist International consegnerà ai carabinieri di Piazza Verga un kit informatico di tele ed audio registrazione per completare la dotazione tecnologica della “Stanza tutta per sé”.
Per il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci “la giornata contro la violenza sulle donne deve essere l’occasione per assumere impegni concreti oltre le rituali petizioni di principio”. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa il 35 per cento delle donne nel mondo ha subìto violenza. “Un dato impressionante che impone, a chi ha responsabilità politiche e di governo, di moltiplicare gli sforzi per contrastare questo odioso fenomeno che potrebbe persino crescere in concomitanza con le necessarie misure di contenimento della pandemia”.
“Il governo regionale – prosegue – ha curato con particolare attenzione la nascita di centri antiviolenza e, nei mesi scorsi, ha impegnato le somme per la realizzazione di 13 nuove Case di accoglienza a indirizzo segreto per donne vittime di violenza e dei loro figli minori. A regime, la Sicilia sarà dotata di 52 case-rifugio finanziate con contributi nazionali e regionali, sparse in tutta l’Isola. E’ una battaglia che si vince con azioni concrete, ma anche con un costante impegno culturale”.

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