“Solo promesse, noi lavoratori dimenticati”

Vertenza Cas. Sindacati annunciano una nuova stagione di scioperi, trecento dipendenti rivendicano spettanze

MESSINA – S’inasprisce la vertenza Cas e si preannuncia un autunno caldo per lavoratori e sindacati. “Il grande rispetto e la riconoscenza che da sempre abbiamo per l’impegno dei tanti lavoratori delle forze dell’ordine ci hanno portato responsabilmente ad evitare ogni manifestazione di dissenso in occasione della consegna da parte dei vertici del Consorzio autostrade siciliane delle vetture alla polizia stradale – dichiarano Filt Cgil, Fit Cisl, UIltrasporti, Ugl e Lata – ma non possiamo non stigmatizzare l’ipocrisia e la sterile propaganda con cui i vertici del consorzio tentano di nascondere le criticità gestionali dell’ente e le penalizzazioni economiche che subiscono i trecento lavoratori del consorzio che questi sindacati da tempo segnalano nell’assoluto disinteresse dei vertici del Cas.
In ultimo il comunicato sul premio riconosciuto alla polizia stradale per gli anni 2018-19 – continuano i sindacati – che a scanso di strumentalizzazioni ribadiamo essere a nostro giudizio un meritato riconoscimento per il prezioso lavoro svolto quotidianamente dagli agenti sulle nostre autostrade, risulta un atto che, compiuto oggi dai vertici del Cas, stride con le numerose azioni perpetrate contro i lavoratori del consorzio in termini di riconoscimento contrattuale e delle continue economie perpetrate in spregio dei diritti dei lavoratori.
Abbiamo denunciato alla Prefettura e agli organi preposti le condizioni di sicurezza e i numerosi atti che giudichiamo illegittimi posti in essere dal Consorzio – concludono i sindacati – e siamo pronti ad una nuova stagione di scioperi ma ci corre l’obbligo, per rispetto dei lavoratori del Cas – rendere pubblico il disappunto che tutti proviamo per il silenzio che si cela dietro la facile propaganda mediatica da parte di chi ha responsabilità gestionali evidenti e anche da parte dell’assessore regionale che da mesi si dice pronto a rilanciare il Cas trasformandolo in ente economico con un disegno di legge mai giunto in assemblea regionale”.
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