Sicilia: coronavirus in aumento, +548. Randazzo diventa zona rossa

Ancora tre morti, circa 6.400 i tamponi. Palermo (+214) e Catania (+199) nettamente le più colpite. Blindato il centro etneo: 157 i contagi accertati Il dettaglio per provincia

Ancora tre morti e 548 nuovi positivi. Sono alti i numeri dell’emergenza coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore (ieri +475 contagi), anche se i tamponi sono stati circa 6.400. Settanta le persone ricoverate in terapia intensiva (+9), 36 i guariti.
Questa la distribuzione dei nuovi casi per provincia: 214 a Palermo, 199 a Catania, 38 a Ragusa, 27 a Siracusa, 23 a Messina, 18 ad Agrigento, 16 a Caltanissetta, 8 a Enna, 5 a Trapani.
RANDAZZO ZONA ROSSA. Novantasette casi positivi al Covid accertati attraverso il tampone molecolare e altri sessanta con quello rapido: un vero cluster territorializzato è stato individuato a Randazzo, in provincia di Catania. Per questo motivo, da domani (lunedì 19 ottobre) alle 9 nel Comune etneo scatterà la zona rossa. Un provvedimento preso dal presidente della Regione Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, per contrastare la diffusione del Coronavirus. L’ordinanza, appena firmata, resterà in vigore fino alle 24 del 26 ottobre.
In particolare nella cittadina pedemontana sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità (per una sola volta al giorno).
La principale modalità di lavoro sarà lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti. Stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come ai servizi dell’infanzia. Una decisione, quest’ultima, legata anche alla presenza di alcuni contagi tra i ragazzi che frequentano la scuola a Randazzo, ma sono residenti in altri Comuni del comprensorio.
Chiusi pure musei, biblioteche e luoghi di cultura, inoltre saranno vietati banchetti e feste private di qualunque tipo. Sospesi anche tutti gli eventi sportivi (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche, ecc.). Stop, altresì, alle cerimonie civili e religiose – a eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone – e ai mercati.
All’interno degli esercizi commerciali sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale. Sarà possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purché condotti a titolo individuale.
PAESI BLINDATI. Attualmente sono in vigore nell’Isola altre tre “zone rosse”: Sambuca di Sicilia in provincia Agrigento (fino al 7 novembre), Mezzojuso nel Palermitano (24 ottobre) e Galati Mamertino in provincia di Messina (24 ottobre). Anche il sindaco di Montemaggiore Belsito, nel Palermitano, Antonio Mesi, ha pressoché chiuso il paese dopo una recrudescenza dei contagi.
A Sambuca di Sicilia, dichiarata ieri zona rossa dal presidente della Regione Musumeci, nella notte è cominciata l’evacuazione della casa di riposo dove si erano registrati quattro anziani morti in pochi giorni. In paese il numero delle persone positive è salito a 64, la maggior parte concentrate proprio nella Rsa.

Pure  a Mezzojuso, altro comune zona rossa, il paese è blindato e sono stati attivati alcuni numeri di emergenza per la popolazione. I contagiati al momento sono 50; domani l’Asp di Palermo riprenderà ad eseguire i tamponi. Intanto i carabinieri in servizio nel paese, tutti positivi, proseguono la loro quarantena in caserma.
A Palermo una scuola e un asilo resteranno chiusi per una settimana, dopo la segnalazione di alcuni casi tra studenti e insegnanti, e scatterà la didattica a distanza. Chiude anche il polo tecnico del Comune; un dipendente è risultato positivo e da domani scatterà la sanificazione dell’intero edificio. Proseguono, intanto, i controlli delle forze dell’ordine. I carabinieri questa mattina hanno sospeso al Foro Italico di Palermo una sessione di allenamento amatoriale. I militari sono intervenuti mentre un gruppo di giovani migranti si stava preparando a una partita di calcetto.
CASI ANCORA IN AUMENTO IN ITALIA. Ancora in aumento i casi in Italia: sono 11.705 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del ministero della Salute. Rispetto a ieri, quando si era sfiorata quota 11 mila (10.925), sono 780 in più. I decessi sono stati 69, in aumento rispetto ai 47 di ieri. I tamponi sono stati 146 mila, in calo di circa 20 mila rispetto a ieri.
Sono 126.237 le persone attualmente positive al Covid in Italia (9.302 in più rispetto a ieri). Di queste, 7.131 (+514) sono ricoverate nei reparti ordinari mentre 750 (+45) sono in terapia intensiva: 110 sono in Lombardia, 99 nel Lazio, 78 in Campania. I decessi hanno raggiunto quota 36.543 (+69) e i guariti sono in tutto 251.461 (+2334). I contagiati totali in Italia sono oltre 414 mila.
La Lombardia si avvicina a quota 3 mila contagi in più in 24 ore (2.975) con il Piemonte (1.123), la Campania (1.376) e il Lazio (1.198, ma con circa 200 dei giorni scorsi) che registrano un aumento di oltre mille casi da ieri. Aumento forte anche in Toscana (906) e in Veneto (800). Le regioni con minore incremento di contagi sono il Molise con 27 e la Basilicata con 48.

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