Il Trapani è nel caos

Il cambio di proprietà non ha risolto i problemi: allenamento salta per impossibilità di rispettare i protocolli sanitari

TRAPANI – Grande confusione in casa Trapani dove, dopo l’annuncio del passaggio di proprietà tra l’Alivision e l’imprenditore Gianluca Pellino, la situazione non sembra essersi rasserenata.
Questa mattina la squadra si è allenata in gruppo dopo alcuni giorni di stop per la mancanza di figure di supporto obbligatorie per ottemperare i protocolli sanitari obbligatori.
I dipendenti non ricevono stipendio da tre mesi e sono in sciopero. Questa mattina era arrivata la rassicurazione per il pagamento di almeno una mensilità ma la promessa pare sia stata vana tanto che questo pomeriggio l’allenamento è saltato. Nessun dipendente, infatti, ha aperto i cancelli dello stadio Provinciale di Trapani con i giocatori granata che sono quindi rimasti bloccati fuori senza poter svolgere l’allenamento.
Nel pomeriggio, inoltre, i calciatori avrebbero dovuto sottoporsi anche al sesto ciclo di tamponi, così come prevede il protocollo sanitario nel caso in cui venga riscontrato un caso di positività.
In serata è arrivato anche un comunicato dell’Assocalciatori con la posizione degli stessi giocatori granata. “Oggi pomeriggio, dopo una lunga e vana attesa, la società non è stata in grado, per l’ennesima volta, di organizzare la seduta di allenamento nel rispetto dei Protocolli Sanitari, finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da COVID-19, emanati dalla Figc e validati dalle Autorità sanitarie e Governative competenti”.
“Ci domandiamo, peraltro, perché, nonostante l’asserito cambio di proprietà e dello staff tecnico, a oggi non solo l’organico dei tecnici non sia stato esonerato, ma, soprattutto, per quale motivo il nuovo acquirente non si sia ancora manifestato nella città di Trapani, rinviando ad altre date future la presentazione del nuovo management societario. Non senza sconcerto, pertanto, si è costretti a prendere atto che la società non è, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative. Tali circostanze non appaiono il frutto di contingenze transitorie, ma si inseriscono e sono la spia di una più complessa situazione di decozione economica e organizzativa della società, che si protrae da ben prima dello scoppio della pandemia e che è divenuta intollerabile”.
“In tale ottica – prosegue la nota del sindacato dei calciatori – l’Aic esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza ai calciatori del Trapani, loro malgrado, coinvolti da tale assurda situazione e continuerà, come sinora fatto, a fornire ai tesserati, in tutte le sedi, il supporto necessario, sostenendo ogni iniziativa, individuale e collettiva, finalizzata alla salvaguardia dei loro diritti fondamentali. E’ giusto e corretto che la città sia messa al corrente della situazione e siamo certi che la stessa sara’ ben compresa da tutti i trapanesi, che non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza e il loro supporto ai calciatori e ai dipendenti tutti del club”.
Con l’arrivo di Pellino alla guida del Trapani, il nuovo allenatore dovrebbe essere Oberdan Biagioni con Daniele Di Donato esonerato prima di iniziare la stagione. L’incertezza regna sovrana con i tifosi che già sono pronti alla contestazione dopo il nebuloso passaggio di società e la trattativa fallita con il Comitato “C’è chi il Trapani lo ama” formato dagli stessi tifosi e da alcuni imprenditori cittadini.

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