Trovato il cadavere di Viviana Parisi. Nessuna traccia del piccolo Gioele

Il marito della dj scomparsa ha riconosciuto il corpo rinvenuto nei boschi di Caronia: la donna potrebbe essersi lanciata da un traliccio. Il procuratore: "Deceduta da diversi giorni". Avviate ricerche massicce per rintracciare il figlio di 4 anni: le due ipotesi degli investigatori

CARONIA (MESSINA) – E’ di Viviana Parisi il cadavere trovato nel pomeriggio nei boschi attorno a Caronia (nella foto il luogo del ritrovamento).
La conferma è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito, all’interno della quale c’è scritto il nome del marito Daniele Mondello, e dalle scarpe indossate dalla donna. Sarà eseguito sia l’esame del dna che l’autopsia.
Gli inquirenti hanno sequestrato nell’area del ritrovamento un traliccio che regge cavi dell’energia elettrica per capire se la donna possa essersi gettata dall’alto dopo essere salita sull’impalcatura.
Il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, al termine dell’ispezione medico-legale del corpo ha spiegato che solo l’autopsia potrà dire come e quando è morta Viviana Parisi. Le condizioni del cadavere, ha spiegato il magistrato, lasciano “aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto estremo”.
Un esame esterno del cadavere, ha precisato ancora il procuratore, fa ritenere che la morte risalga a diversi giorni fa. Potrebbe essere giunta, quindi, in coincidenza con l’allontanamento volontario della donna dal punto in cui aveva avuto un piccolo incidente.
Il giallo, a questo punto, presenta un altro risvolto drammatico non ancora risolto: se la donna morta è proprio Viviana, dov’è finito il figlio Gioele di 4 anni con cui è scomparsa?
Le ricerche del bambino sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. L’area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari.
Le ricerche si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere della donna. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana Parisi ha avuto il lieve incidente con il furgone degli operai di una ditta di manutenzione.
Secondo la ricostruzione degli stessi operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I vigili del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri.
La logica avrebbe voluto che Viviana imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere, ammesso che sia proprio quello della donna, indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra.
Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito Gioele.
Gli investigatori vogliono appurare cosa abbia fatto la donna nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita nel casello autostradale di Sant’Agata di Militello e il suo rientro in autostrada. La speranza è che la donna abbia affidato il bambino a qualcuno.
Accanto a questo filo di speranza vi è però anche la terribile ipotesi che il bambino sia morto e il suo corpo sia stato fatto a pezzi dai cinghiali. Il medico legale, infatti, ipotizza che Viviana Parisi sia morta lo stesso giorno della scomparsa e che il suo corpo oltre al deperimento per cause naturali e climatiche sia stato sfigurato da animali selvatici.
Intanto, è stata ritrovata dopo un giorno di ricerche F.P., 43 anni, la donna madre di tre figli scomparsa a Castel di Lucio, un piccolo paese dei Nebrodi a una ventina di chilometri da Caronia. La donna, che si era allontanata con una Fiat Bravo e aveva lasciato il cellulare in casa, è stata rintracciata da un’amica a Sant’Agata di Militello, altro centro a una trentina di chilometri da Caronia. Sulle ragioni della sua scomparsa, la donna viene sentita ora dai carabinieri.
 

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