Il Trapani non ci sta

Il club annuncia battaglia dopo il no alla riduzione della penalizzazione che è costata il ritorno in C: "Sconcertante". Ma arriva un nuovo deferimento

“Il rigetto del ricorso del Trapani da parte del Collegio di garanzia del Coni è un errore che rappresenta e rappresenterà per sempre un unicum nella storia dello sport italiano. Un errore che verrà riconosciuto come tale dalla comunità del diritto come del resto dimostrato dal parere pro-veritate, terzo ed imparziale, formulato da uno dei più autorevoli giuristi italiani il prof. Guido Alpa”. Così la Alivision, la società proprietaria del Trapani calcio, in un comunicato, dopo che il Collegio di garanzia del Coni ieri ha rigettato il ricorso contro la penalizzazione in classifica della squadra granata.
“Questo rigetto rappresenta l’ennesimo sconcertante atto di un campionato falsato da decisioni e scelte che tutto premiamo fuorché il merito sportivo e rispetto alle quali il Trapani calcio assumerà ogni iniziativa necessaria per tutelare la passione dei propri tifosi e di un’intera città – aggiunge la nota -. Per limitarci al caso Trapani, mentre poco più di un anno fa nulla è stato fatto per prevenire l’annunciata e pressoché certa mala gestio del sig. De Simone, acclarata dai provvedimenti cautelari adottati nella giornata di ieri dalla Procura della Repubblica di Trapani, oggi viceversa si è stati estremamente solerti ed insistenti per vanificare, per un lieve e parziale ritardo, lo straordinario girone di ritorno del Trapani guidato da Fabrizio Castori”.
“Fin da oggi la società, parallelamente a un’approfondita analisi di tutte le circostanze che hanno portato all’immeritata attuale condizione, porrà in essere tutte le azioni necessarie per garantire l’iscrizione al prossimo campionato – conclude -. Alivision, che sta vivendo l’anno aziendale più difficile della propria storia, garantirà la continuità della gestione sportiva del Trapani, senza tuttavia voler imporre la propria presenza. Si coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro con i quali si è collaborato e in primo luogo i tifosi del Trapani, i dipendenti, tesserati, collaboratori, sponsor e in particolare un sentito ringraziamento al sindaco Giacomo Tranchida, nel quale si ripone la più assoluta fiducia, in considerazione della completa disponibilità dallo stesso sempre dimostrata”.
Intanto, a seguito della segnalazione della Covisoc, il procuratore federale ha deferito al Tribunale federale nazionale sezione disciplinare, Monica Pretti, all’epoca dei fatti consigliere delegato e legale rappresentante pro-tempore del Trapani “per avere violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per non avere depositato, entro il 30 giugno 2020, la situazione patrimoniale intermedia al 31/03/2020”. Il club siciliano è stato deferito a titolo di responsabilità diretta per il comportamento posto in essere dalla signora Pretti e, a titolo di responsabilità propria, per non avere depositato, entro il 30 giugno 2020, la situazione patrimoniale intermedia al 31/03/2020.

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