Collabora ma non troppo: in carcere commercialista che voleva il Catania

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Reati tributari: dopo le false dichiarazioni si aggrava la posizione di Antonio Paladino e di un suo assistente

CATANIA – I finanzieri di Catania hanno portato in carcere due professionisti nell’ambito di un’ampia indagine a contrasto dei reati tributari: il 57enne Antonio Paladino, commercialista e presidente dell’associazione datoriale Confimed Italia (recentemente coinvolto nell’acquisto del Catania calcio), e il 43enne Gaetano Sanfilippo, dipendente dello studio professionale Paladino e diretto collaboratore del 57enne in Confimed.

Per entrambi si tratta dell’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata concessa al posto del carcere in considerazione della presunta volontà di collaborare alle indagini e alle dichiarazioni rese dai due professionisti al pubblico ministero in sede di interrogatorio.

Le successive attività di riscontro hanno permesso però di evidenziare la falsità delle dichiarazioni rilasciate dai due: dichiarazioni volte da un lato ad alleggerire la propria posizione e dall’altro ad addossare la responsabilità delle operazioni fiscali fraudolente ad altre persone estranee ai fatti.
Si tratta della prosecuzione dell’indagine “Fake credits” che ha portato, nello scorso mese di luglio all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 30 persone, indagate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari.

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